l'omicidio

Il corpo senza vita di Giulia Tramontano trasportato per cinque rampe di scale, ecco il percorso fatto da Alessandro - IL VIDEO

Il lungo percorso di Alessandro Impagnatiello dall'abitazione al garage condominiale.

Il corpo senza vita di Giulia Tramontano trasportato per cinque rampe di scale, ecco il percorso fatto da Alessandro - IL VIDEO
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L'omicidio di Senago, secondo i racconti del compagno Alessandro Impagnatiello avrebbe attraversato due piani di scale con il corpo di Giulia Tramontano già senza vita. Possibile che nessuno abbia visto niente?

Giulia Tramontano trasportata per cinque rampe di scale

Il cancelletto d'entrata dell'appartamento dove vivevano Giulia Tramontano e Alessandro Impagnatiello è al secondo piano del complesso residenziale di via Novella, a Senago. La 29enne, che secondo gli inquirenti sarebbe morta tra il 27 e 28 maggio, dopo essere rimasta qualche ora nella vasca da bagno, sarebbe stata portata nel garage condominiale.

Cinque rampe di scale

Il compagno, accusato di omicidio, occultamento di cadavere e interruzione di gravidanza senza consenso (ricordiamo, infatti, che Giulia Tramontano era in stato di gravidanza al settimo mese), avrebbe fatto un lungo percorso dal suo appartamento al box con il corpo di Giulia. Nello specifico, come si vede dal video, Impagnatiello avrebbe dovuto aprire (verosimilmente) il cancelletto di casa, fare una rampa di scale, attraversare un pianerotto e un'altra rampa di scale per arrivare al piano terra. Successivamente, fare un'altra rampa di scale, un altro pianerottolo e ancora una rampa. Poi, avrebbe dovuto aprire con il maniglione antipanico la porta che dà ingresso ai garage.

Possibile che nessuno ha visto niente?

Il complesso residenziale dove vivevano Alessandro e Giulia presenta la particolarità di avere ballatoi e la maggior parte delle scale a vista. Secondo l'interrogatorio, Impagnatiello avrebbe trasportato il suo corpo per le scale prima delle 23 del 27 maggio scorso, dopo aver provato a dargli fuoco nella vasca da bagno. Qui le sue parole:

"Mi sono poi reso conto che non sarei riuscito a disfarmi del corpo con il fuoco nella vasca da bagno che era circondato da arredi, Ho deciso quindi di continuare in box e ho tirato fuori Giulia dalla vasca da bagno con parte degli indumenti già bruciati ed ho portato Giulia, trascinandola, nel box attraverso le scale. Questo trasporto è avvenuto verso le 23. Ci ho messo un po' dall'evento poichè mi ero preso anche momenti di pausa. Ma alle 23 il corpo di GIulia l'avevo già portato in garage. Il corpo l'ho trascinato dalla scale stando attento a non esser visto da nessuno. Dopo mi sono preoccupato di pulire il tragitto visto che vi erano evidenti tracce di sangue. Ho pulito con panni in microfibra, carta e acqua".

I resti di cenere

In realtà solo una vicina, che abita al piano di sopra rispetto quello dove vivevano Giulia e Alessandro, ha notato per le scale resti di cenere, sebbene non abbia sentito odore di barbecue durante il giorno. Questa testimonianza è stata rilasciata ai Carabinieri durante la giornata di mercoledì 31. Poche ore dopo, Impagnatiello è stato posto in stato di fermo.

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