I vandali cambiano la toponomastica. Succede a Magnago.
Il cartello di via Ada Negri trasformato in un insulto
Ha avuto vita breve, ma ha lasciato il segno, il foglio di carta apparso lunedì mattina a Bienate. All’imbocco di via Ada Negri, la strada che ospita le scuole medie del paese, qualcuno ha coperto la parola «Ada» con un’altra, «brutti», trasformando la targa in un insulto dal chiaro tenore razzista. L’atto vandalico è durato solo poche ore, rimosso di prima mattina da una cittadina che, notato lo sfregio, ha immediatamente staccato la scritta ripristinando la normalità. Sul gesto, che ha inevitabilmente acceso il dibattito, sono intervenute le forze politiche.
Piantanida: «Una bravata di pessimo gusto»
Prende le distanze il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Franco Piantanida, numero due dell’Amministrazione guidata da Dario Candiani:
«Condanno con fermezza la scritta comparsa sulla via Ada Negri, che voglio comunque considerare come una bravata di pessimo gusto, probabilmente frutto di ignoranza o superficialità, non essendoci riferimenti a persone o a fatti particolari. La Polizia Locale è intervenuta tempestivamente, constatando che la scritta era già stata rimossa. In quella zona non ci sono telecamere per poter individuare i colpevoli. Spero, ripeto, si sia trattato di una bravata, sicuramente isolata. Confido nel senso civico di tutti affinché simili gesti non si ripetano; perché la sicurezza nasce anche dal rispetto e dall’educazione civica. Rimane sempre il consiglio a tutti i cittadini, di avvisare tempestivamente la Polizia Locale di Magnago, preferibilmente telefonando al numero 328.1506156».
Rogora: «Un gesto becero e razzista»
Ancor più duro l’intervento del portavoce del gruppo di opposizione Progetto Cambiare, Massimo Rogora, che non usa mezzi termini per definire l’accaduto:
«La scritta comparsa sul cartello di via Ada Negri non è una bravata, ma un gesto becero e razzista che offende tutta la nostra comunità. Non è solo un atto di vandalismo, ma un segnale preoccupante di ignoranza e mancanza di rispetto».