Grave ma non in pericolo di vita il 19enne ferito nella sparatoria di Novate Milanese
Il 19enne chiamato dal fratello è rientrato a casa per mettere fine alla lite tra la madre e il compagno, è stato rincorso per le scale e ha ricevuto un colpo d'arma da fuoco al collo
E' grave, ma non in pericolo di vita il 19enne ferito dal compagno della madre a Novate Milanese nella notte tra sabato e domenica
Trasportato al Niguarda e operato d'urgenza, non è più in pericolo di vita
Trasportato a Niguarda e operato immediatamente ora non è più in pericolo di vita il 19enne di nazionalità ucraina ferito con un colpo d'arma da fuoco dal compagno della madre, un uomo di 48 anni di nazionalità albanese.
Il fratello di 15 anni ha tentato di dividere la madre e il compagno che stavano litigando
I fatti si sono svolti a Novate Milanese, in via XXV aprile. E' li che vive la coppia con la loro bimba di 6 anni e i due figli di lei avuti da una relazione precedente, uno di 15 anni e uno di 18. Sono le 3 del mattino di domenica quando la coppia inizia a litigare. Urla e spintoni che svegliano il ragazzino di 15 anni che cerca di intervenire, mettendosi in mezzo, nel tentativo di difendere la madre.
Il 19enne ha tentato di bloccare l'uomo che l'ha poi rincorso sulle scale sparandogli al collo
Non riuscendo a dividere la coppia chiama il fratello più grande che era fuori con un gruppo amici. Il diciottenne rientra subito a casa con alcuni di loro. In cinque: due rimangono in strada e gli altri tre, compresa la vittima, salgono. Nell'appartamento comincia un parapiglia, con i tre che sembrano avere la meglio. Non fanno i conti però con la rabbia dell'uomo e con il fatto che ha una pistola rubata nel 2013 a Sassuolo, nel Modenese, e 40 cartucce dello stesso calibro. Pistola che l'autotrasportatore prende e, dopo un inseguimento sulle scale della palazzina, al piano terra, punta contro il 18enne. Un colpo raggiunge il collo del ragazzo
L'uomo ha riconosciuto l'errore commesso e ha ammesso di aver perso le staffe
Il patrigno, invece è stato arrestato dai Carabinieri della compagnia di Rho, con le accuse di tentato omicidio, porto e detenzione di arma illegale e ricettazione. Interrogato dal Pubblico Ministero di turno Paolo Storari ha ammesso di aver perso le staffe e di essersi reso conto di aver sbagliato. Il pm, che si è recato sul posto per ascoltare, assieme agli uomini dell'Arma, oltre che il 45enne, la compagna, i giovani amici della vittima e una serie di altri testimoni, ha accertato che a carico dell'autotrasportatore non ci sono precedenti per maltrattamenti in famiglia. Domani inoltrerà al gip la richiesta di convalida dell'arresto. L'uomo ha riconosciuto l'errore commesso, ha spiegato che da quando sono arrivati i due ragazzi, il clima a casa è diventato sempre più pesante e che non sono rare le volte in cui è stato aggredito e insultato dai due fratelli.