Gli rubano il bancomat e prelevano più di 1000 euro
Una volta ricevuto il documento tutto è stato subito più chiaro: i ladri avevano utilizzato le carte di credito del derubato per fare acquisti
Pensava di aver perso il portafogli, invece gli era stato rubato e gli erano stati prelevati mille euro in contanti. Rintracciati gli autori del furto.
Gli rubano il bancomat e prelevano mille euro
Il grande lavoro della Polizia Locale di Turbigo ha permesso di identificare due persone che, dopo aver sottratto il portafoglio ad un cittadino, hanno utilizzato il suo bancomat e le sue carte di credito per un ammanco di circa 1000 euro.
Il furto è avvenuto alla fine di novembre quando un cittadino turbighese si è presentato in Comando per
denunciare lo smarrimento del proprio portafoglio. Il turbighese non ricordava se avesse appoggiato il
portafoglio nella propria autovettura e, dopo la denuncia, pensava che ormai la questione fosse finita.
Alcuni dettagli però restavano poco chiari agli occhi degli agenti: infatti hanno richiesto al cittadino un
estratto della banca per verificare gli ultimi movimenti.
Prelievi e acquisti dopo il furto
Una volta ricevuto il documento tutto è stato subito più chiaro: i ladri avevano utilizzato le carte di credito del derubato per fare acquisti in diversi esercizi della zona, risultavano inoltre ben tre diversi prelievi agli sportelli.
Questi movimenti hanno tramutato i sospetti degli agenti in certezze e, dopo attente indagini con
acquisizione di immagini dalle telecamere del sistema cittadino di videosorveglianza, sono riusciti ad
individuare i due colpevoli di furto.
Individuati i due colpevoli dalla Polizia Locale
Si tratta di un uomo e di una donna residente nel castanese; dopo attente verifiche l’uomo risulta però
marginalmente coinvolto nella triste vicenda; infatti ha solamente svolto il ruolo di accompagnatore allo
sportello del Bancomat, era invece la donna a prelevare utilizzando i documenti del malcapitato.
La donna (classe 1970) è stata raggiunta da una pattuglia della Polizia Locale e denunciata alla Procura della Repubblica Di Busto Arsizio.