Genova, funerali solenni per le vittime
Tanta folla, dai comuni cittadini ai rappresentanti delle istituzioni, raccolta per le vittime. Il cardinale Bagnasco: "Genova non si arrende".
Genova: folla e commozione per le vittime nel giorno dei funerali di Stato.
Genova, funerali solenni per le vittime: in corso la funzione
Come scritto da La Riviera, tanta folla, dai comuni cittadini ai rappresentanti delle istituzioni, primo fra tutti il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, raccolta a Genova alla Fiera del Mare attorno ai feretri delle vittime del crollo del ponte Morandi, mentre i funerali di Stato sono in corso. Il cardinale Angelo Bagnasco celebra la funzione. Accolti con un fragoroso applauso i Vigili del Fuoco.
Il cardinale Bagnasco
“Il crollo del ponte Morandi ha provocato uno squarcio nel cuore di Genova – ha detto il cardinale Bagnasco -. La ferita è profonda ed è fatta dallo sconfinato dolore per coloro che hanno perso la vita e dispersi, per i loro familiari, i feriti, i molti sfollati. Innumerevoli sono i segni di sgomento e vicinanza giunti non solo dall’Italia ma da molte parti del mondo.
Genova è nello sguardo di tutti: in un grande abbraccio di affetto, commozione e attesa. Siamo qui per affidarci alla misericordia e alla consolazione che solo Dio può dare. Qualsiasi parola umana, anche se sincera, è poca cosa di fronte a questa tragedia. Nulla potrà cancellare e restituire quello che si è perso.
Si intravede un filo di luce: quanto più ci scopriamo deboli ed esposti, tanto più capiamo che i legami umani sono necessari. Sono il tessuto dell’amicizia, della famiglia e di una società che si dichiara civile. Questi vincoli che ci uniscono gli uni con gli altri richiedono una stabilita soldi e sicura. Senza un amore stabile non sarebbe possibile vivere insieme. È la gioia della semplice presenza degli altri che ci consente di farlo. La fiducia ci permette di superare le circostanze facili o difficili della vita.
Il viadotto è crollato. Esso, come è noto, non era solo un pezzo importante di autostrada, ma una strada necessaria per molti, per lo sviluppo della città. Genova però non si arrende. L’anima del suo popolo è attraversata da mille pensieri e sentimenti, ma continuerà a lottare. Noi genovesi sapremo cogliere dal nostro cuore il meglio. È l’ora della grande vicinanza. Potremo costruire ponti nuovi e camminare insieme”.
Il doloroso elenco delle vittime
Folla in piedi, applausi e commozione durante la lettura dei nomi delle vittime. Proprio stamattina, il bilancio delle vittime è salito a 41, con il ritrovamento di un’intera famiglia schiacciata dal ponte (LEGGI QUI).
Presente anche la comunità islamica
Anche la comunità islamica è intervenuta per due fedeli presenti tra le vittime. Un forte segno di vicinanza tra le due religioni che è stato accolto con commozione e applauso da parte dei presenti.
“Nel nome di un Dio unico, il crollo di un ponte, che sia fisico o metaforico, provoca sempre un grande dolore – ha detto l’Imam -. Due punti che non si toccano più e portano via la vita di tante persone. Una perdita grave per l’umanità intera. Un dolore immenso.
La nostra preghiera va a tutti coloro che sono morti nel crollo, ai soccorritori, ai dispersi, agli sfollati, a chi ha deciso di celebrare i funerali in forma privata. Siamo vicini a tutti voi. Chiediamo al Signore, che ci ha insegnato il valore dei ponti con il primo ponte che simbolicamente ha unito il ponte il primo uomo alla prima donna dando origine all’umanità, di renderci consapevole delle nostre responsabilità. Chiediamo di accogliere le anime delle vittime e di consolare i loro familiari. Preghiamo per Genova, Genova la superba che saprà rialzarsi con fierezza. Genova che in arabo significa “la bella” si rialzerà. Che il signore protegga l’Italia e gli italiani”.
Le sirene
Risuona, nel porto di Genova, il suono delle sirene in segno di rispetto e cordoglio per le vittime.