Furto di rame, pompe spente e sottopasso allagato
Sottopasso allagato, pompe spente per un furto dei cavi di rame: danno stimato in 50mila euro

Furto di rame dal sistema elettrico, le pompe per lo smaltimento dell’acqua non entrano in funzione e il sottopasso si allaga.
Sottopasso allagato
E’ quanto avvenuto fra Cornaredo e Pregnana su viale Repubblica.
Il tratto di strada è stato chiuso dagli agenti della Polizia Locale di Cornaredo mercoledì mattina, intorno alle 7 e 30, dopo le prime segnalazioni dell’allagamento.
Pompe idriche spente
Gli agenti hanno provveduto a bloccare l’accesso al sottopasso dove si erano accumulati diversi centimetri di acqua.
A causare l’allagamento è stata la grande quantità di acqua piovuta nella notte fra martedì e mercoledì. Proprio per evitare che i sottopassi si allaghino sono muniti di pompe idrovore che permettono di far defluire l’acqua. Il problema è che le pompe, come accaduto spesso anche nella vicina Pregnana nei mesi scorsi, non sono entrate in funzione. Questa volta non per guasti o carenze nel sistema, ma a causa di un furto. Nelle scorse settimane, infatti, ignoti hanno depredato il rame presente nell’impianto elettrico delle pompe idrovore, rimasto dunque non funzionante.
Furto dei cavi in rame
Il rame è un pezzo estremamente pregiato sul mercato «nero». Il fenomeno dei furti tocca spesso il territorio coinvolgendo spesso le strutture. Anni fa, qualcosa come 800 metri di cavi in rame furono rubati al centro sportivo comunale. Una problema che non pare trovare soluzione grazie soprattutto ai guadagni che chi si presta alla ricettazione ottiene nel mercato internazionale dell’oro rosso.
Danno da 50mila euro
Così Città Metropolitana, ente responsabile del sottopasso.
E' stato necessario chiudere il sottopasso della Sp 172 nel Comune di Cornaredo per allagamento. La presenza d'acqua fino a oltre 20 centimetri è stata causata dal furto dei cavi elettrici che alimentano le pompe idriche. La manomissione non ha permesso il corretto defluire delle piogge cadute in questi giorni ed ha provocato un danno stimato in 50mila euro. Il Settore Strade e infrastrutture per la mobilità sostenibile sta già coordinando l'intervento di ripristino dei cavi.