Frode informatica: compra un Rolex con i soldi di un altro
Denunciato l'autore della tentata frode a Milano: a ritirare l'orologio (pagato con in soldi di un ristoratore) aveva pure mandato uno zio ignaro dell'illecito
La tentata frode informatica era stata ben studiata: compare un Rolex da 9mila euro senza sborsare un euro dal momento che il bonifico era partito da un (ignaro) ristoratore. Una truffa informatica che però non è andata a buon fine grazie all'acume del venditore
La tentata frode informatica per comprare il Rolex
Teatro del tentata truffa è stata Milano dove un 40enne, dopo aver messo in vendita su un noto portale online un Rolex del valore di circa 9mila euro, martedì 29 ha ricevuto un'offerta da un 47enne. Dopo le consuete trattative, i due hanno raggiunto un accordo sul prezzo e, senza colpo ferire, l'acquirente ha effettuato un bonifico immediato al venditore. Il proprietario dell'orologio, analizzando i dati del bonifico ricevuto, si è però insospettito e ha contattato la Polizia di Stato: gli agenti dell'Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Milano, hanno subito compiuto degli accertamenti rilevando come il bonifico fosse stato disposto da un conto corrente intestato a un ristoratore campano vittima di "phishing" da parte del 47enne indagato. Il titolare del conto corrente è stato, pertanto, invitato dai poliziotti a sporgere denuncia presso il Commissariato di Polizia più vicino che ne ha trasmesso tempestivamente copia all'Ufficio Prevenzione Generale.
Nel frattempo gli agenti, che avevano preso contatti con la vittima, hanno invitato il venditore a concordare l'incontro con il truffatore per procedere alla consegna dell'orologio e si sono portatati sul luogo dello scambio. Con il venditore, i poliziotti hanno individuato in piazzale Lodi un uomo, risultato essere soltanto il tramite del truffatore cui è legato da un vincolo di parentela, essendone lo zio. Lo stesso, assolutamente ignaro dell'attività truffaldina posta in essere dal nipote, è stato comunque identificato e, a seguito delle informazioni rilasciate, i
poliziotti sono riusciti a risalire alla reale identità del truffatore: un 47enne, appunto, con numerosi precedenti penali e di polizia per lo stesso tipo di reati, che, di conseguenza, è stato deferito all'autorità giudiziaria per i reati di frode informatica e tentata truffa.