Frigorifero abbandonato, sanzionato un panettiere
Le indagini da parte della Polizia Locale sono arrivate ad una positiva conclusione.

Abbandonato un frigorifero professionale in via Brodolini a Senago: sanzionato il responsabile, un cinquantenne panettiere milanese.
Ancora rifiuti abbandonati
Ancora un abbandono di rifiuti, ancora un soggetto denunciato. Questa volta a finire nei guai è un cinquantenne di Milano il quale, in qualità di coordinatore di una panetteria sempre di Milano, ha dato disposizioni di smaltire un frigorifero professionale che è stato poi gettato in via Brodolini. La Polizia Locale, dopo avere fatto i necessari sopralluoghi, ha reperito i dati della matricola apposta sul retro del rifiuto abbandonato. Dalla targhetta è stato possibile risalire alla ditta che ha fornito il frigo, la quale, a sua volta, ha riferito il nominativo dell’acquirente. Le ricerche hanno così condotto ad una pasticceria e panetteria del capoluogo. Non è stato difficile appurare la responsabilità della società in questione e questo perché il relativo sito web riportava ancora le immagini del frigorifero con all'interno le bibite prima che fosse sostituito e gettato come rifiuto.
Il panettiere si è dichiarato responsabile
A farne le spese è stato il soggetto dichiaratosi responsabile della pasticceria in questione, che avrebbe commissionato lo smaltimento ad una persona non qualificata e senza essersi successivamente procurato la documentazione di corretto smaltimento. Al vaglio della Polizia Locale anche la posizione di eventuali corresponsabili che potranno essere indagati per concorso nel reato di abbandono.
"Chi compie queste azioni non ha ben chiaro che, essendo diventato reato lo scarico di rifiuti, non sarà facile farla franca proprio perché la ricerca dei relativi autori può avvenire con tecniche di indagini penali. C’è sempre infatti qualche indizio a cui non si presta particolare attenzione ma che non sfugge a chi è deputato alla ricerca dei colpevoli - afferma il sindaco Magda Beretta - Peraltro le sanzioni applicate in caso di condanna, sono sicuramente molto più onerose rispetto alla procedura di corretto smaltimento. A quanto pare c’è sempre qualcuno a cui piace giocare alla roulette russa".