il lutto

Folla straripante ai funerali del 35enne Riccardo Tirloni

Vittima di un incidente guidava il suo veicolo il 23 dicembre rimasto coinvolto in un violento frontale a Cesate

Folla straripante ai funerali del 35enne Riccardo Tirloni
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Una folla incredibile ha riempito la chiesetta di Santa Maria Nascente a Garbagnate Milanese per l’ultimo saluto a Riccardo Tirloni.

Davvero tanti, tantissimi amici, parenti e colleghi di lavoro si sono presentati ai funerali del giovane amico Riccardo Tirloni svoltosi nella chiesa della frazione di Santa Maria in via Garibaldi il pomeriggio del 10 gennaio per l’ultimo saluto al giovane. Il 35enne era residente nella frazione di Garbagnate di fianco alla sua numerosa famiglia di imprenditori. Da pochi mesi lavorava come conducente di mezzi pesanti della Musci Trasporti ed era amato da tutto lo staff. In Chiesa era presente anche il direttore della ditta. Riccardo ha trovato la morte in un tragico incidente la sera del 23 dicembre a Cesate lungo la 14° strada, una direttiva che collega l’abitato di Cesate con quello di Limbiate. Stava rientrando a casa dopo un incontro con gli amici. Uno scontro frontale tra l'auto da lui condotta e quella di una coppia che proveniva in senso opposto. Le spoglie di Riccardo sono rimaste a lungo all’istituto di medicina legale di via Ponzio a Milano per una attenta ricostruzione delle lesioni mortali e l’autorità giudiziaria lo ha restituito alla famiglia solo pochi giorni prima della funzione. La numerosa famiglia dei Tirloni a Santa Maria è molto conosciuta.

Le parole di don Claudio

“La vita di Riccardo è all’insegna del pellegrinaggio e dice bene della vita di noi essere umani che vivono lungo il loro percorso tante e diverse esperienze sia negative che positive che costituiscono un proprio bagaglio culturale di identità, di ciascuno di noi, e ci fa percepire la singolarità di Riccardo persona speciale – ha detto don Claudio Preda cappellano dell’ospedale garbagnatese – Il fatto di essere così tanti oggi qui in chiesa per consegnare Riccardo nelle mani di Dio ci dice siamo tutte persone di fede. Certo questa consegna è carica di dolore, di tristezza soprattutto legata al fatto per come è avvenuta questa morte. Però sappiamo che i nostri sentimenti vengono dall’aver perso una persona preziosa. Chi ha condiviso con lui la vita non può che sentire questo momento come una separazione per toccare con mano la fragilità della nostra vita”.

 

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