Fellini chiuso per 15 giorni dal questore

Liti, pestaggi ed episodi violenti: licenza sospesa per due settimane alla discoteca di Pogliano

Fellini chiuso per 15 giorni dal questore
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Fellini chiuso, la Polizia di Stato gli ha sospeso la licenza per 15 giorni.

Fellini chiuso su disposizione della Questura

Liti, pestaggi ed episodi violenti sono costati la sospensione della licenza alla discoteca Fellini di Pogliano Milanese. Il provvedimento, emesso venerdì 18 gennaio 2019 dal questore di Milano Marcello Cardona, è stato notificato martedì 22 gennaio 2019 dalla Divisione di Polizia amministrativa e sociale della Questura.  
L’articolo 100 del Tulps (il Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza) prevede che il questore possa sospendere la licenza di un esercizio, anche di vicinato, nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini. L'obiettivo è di ottenere un effetto dissuasivo sui soggetti "indesiderati", i quali sono privati per qualche tempo di un luogo abituale di aggregazione e avvertiti della circostanza che la loro presenza nel locale è oggetto di attenzione da parte dell'autorità di pubblica sicurezza.

Liti, pestaggi ed episodi violenti

I carabinieri della stazione di Nerviano hanno accertato in più di un'occasione liti, pestaggi ed episodi violenti. Il 2 settembre 2018, alle 4.40, i militari sono intervenuti su segnalazione della centrale operativa in relazione a una lite nel parcheggio della discoteca: gli addetti alla sicurezza dichiaravano ai carabinieri di aver bloccato un’auto che procedeva a forte velocità, dalla quale scendevano quattro uomini che avrebbero voluto accedere al locale; i quattro, che presentavano tumefazioni e perdite di sangue, reagivano di fronte al divieto di entrare in discoteca, in procinto di chiudere, alterandosi e lanciando pietre che danneggiavano un’auto.
Il 29 ottobre 2018, alle 02.58, un nuovo intervento degli uomini dell'Arma, questa volta su richiesta di un avventore che dichiarava di aver subito un brutale pestaggio per mano di personale della sicurezza della discoteca e precisava di essere stato allontanato da un buttafuori per aver rotto una bottiglia: l’addetto alla sicurezza unitamente a diversi colleghi colpivano più volte il giovane che veniva trasportato in un vicino ospedale; i militari interrogavano alcuni buttafuori che minimizzavano il pestaggio sostenendo che si era trattato di un parapiglia; la vittima, al mattino successivo, presentava una querela nei confronti degli addetti alla sicurezza che lo avevano trascinato con forza all’esterno.
Il primo novembre 2018, all'1, i militari sono intervenuti all’interno della discoteca dove hanno trovato una persona che dichiarava di essere stata accerchiata e colpita con pugni al volto e alla nuca da un gruppo di avventori; la vittima riferiva, inoltre, che un suo amico aveva chiesto soccorsi, mai arrivati, e che nessun addetto alla sicurezza era intervenuto in suo aiuto; a causa della brutale aggressione subita, il malcapitato, avendo riportato numerose fratture, veniva ricoverato in un vicino ospedale e sottoposto a intervento chirurgico.
Il 3 novembre 2018, a mezzanotte e 50, i carabinieri sono intervenuti su richiesta di un buttafuori che riferiva di aver discusso animatamente con due giovani probabilmente ubriachi e vestiti in modo inidoneo per accedere alla discoteca; nel corso della stessa notte, alle 3.50, i militari sono intervenuti nuovamente su richiesta di un addetto alla sicurezza il quale segnalava che un avventore aveva scagliato un posacenere e danneggiato la vetrina dell’ingresso. Infine, dopo solo dieci minuti, un altro equipaggio interveniva su richiesta di un giovane che dichiarava di essere stato picchiato all’interno della discoteca da alcuni avventori che si erano allontanati.

 

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