LEGNANO

"Fare il 'Giuan" è il coronamento della mia carriera" L'INTERVISTA

Italo Giglioli è il nuovo Giovanni della famosa compagnia teatrale dialettale. Il debutto e il ruolo del personaggio

"Fare il 'Giuan" è il coronamento della mia carriera" L'INTERVISTA
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Intervista al nuovo "Giuàn" dei Legnanesi, la famosa compagnia teatrale dialettale di Legnano.

Ecco Italo Giglioli, il nuovo "Giuàn"

Buona la prima. Anzi la prima. Italo Giglioli, l’attore che veste ora i panni del "Giuàn" dei Legnanesi si gode l’entusiasmo di questi giorni, giorni nei quali sono arrivati e continuano ad arrivare complimenti per come sta portando in scena il celebre personaggio della famosa compagnia teatrale dialettale. Come noto infatti la compagnia ha salutato Lorenzo Cordara, che era stato il "Giovanni" in questi ultimi anni (marito della Teresa, impersonificata da Antonio Provasio, e papà della "Mabilia", Enrico Dalcero) scegliendo Giglioli per quel ruolo. Il debutto, col nuovo spettacolo "Liberi di sognare", è stato la sera di giovedì scorso, sul palco (come vuole la tradizione) del teatro di Cassano Magnago. E per Giglioli, 65 anni, di Varese, padre toscano e mamma piemontese (con esperrienza nella sua carriera a Zelig for Iene, Mai dire gol del martedì, Caffè teatro cabaret e nella fiction Vivere) sono stati subito applausi.
- Giglioli, come si trova sul palco con una compagnia così famosa?
"Sono davvero contento. E felice perchè sto vedendo che la mia interpretazione sta piacendo. Descrivere la felicità che sto provando è davvero difficile: per me si è realizzato un sogno meraviglioso. Da sempre sono spettatore, sfegatato, dei Legnanesi con la speranza un domani di avere magari una piccola parte nei loro spettacoli: questo sarebbe stato il coronamento meraviglioso della mia carriera ed ecco oggi sono qui nei panni del “Giuàn”, entrando alla grande, entrando proprio dal 'portun'!".
- Quindi si può davvero parlare di un sogno che si è avverato...
"E’ proprio così. I Legnanesi li seguo da sempre, con grande passione. Quante volte mi capita di rivedere loro video, anche solo qualche scena: quanto fanno ridere! In questi anni di cabaret ho conosciuto Antonio ed Enrico. E mi ricordo che dicevo loro: 'Quando andrò in pensione voglio un posticino in un vostro spettacolo'. E ora eccomi qua, altro che posticino! Mi trovo benissimo. Certo, l’impegno è enorme ma tutto è ripagato dalla felicità".
- Come è stata la prima a Cassano? Gli occhi, ovviamente, sono puntati sul nuovo "Giuàn"...
"Devo dire che avevo già sostituito Cordara, al volo, in una serata al Galleria di Legnano anni fa. Alle 19 ero a casa mia, alle 21 ero sul palco. Conoscevo la commedia e mi era piaciuta moltissimo. La prima a Cassano come nuovo 'Giuàn'? E’ stata una serata bellissima. La tensione ovviamente c’era, c’è. Sono chiamato a prendere il posto di un personaggio importante e spero di esserne all’altezza. Devo dire che mi diverto, ogni sera ci si affiata sempre di più. Non voglio dirlo per lodarmi, ma mi ha fatto piacere ricevere tanti complimenti".
- Ma come ci si mette nei panni del "Giuàn"?
"Il 'Giuàn' è una maschera. E’ un uomo alticcio, che dondola, il classico paesanotto del cortile. Ma non è stupido. Io lo sto facendo così: con la mia voce, che è quella di un uomo di 65 anni. Il 'Giuàn' parla quindi come parlo io".
- Come mai i Legnanesi piacciono così tanto?
"Come ho detto, guardo i loro video tante volte. E ti fanno ridere sempre. E’ merito della loro comicità naturale, una comicità che è per tutti. Non complicata, che piace all’istante".
giuan

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