bonifica del terreno

Edison condannata a pagare 10milioni di euro al Comune di Rho

Edison condannata a pagare 10milioni di euro al Comune di Rho
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La decisione del Tribunale di Milano per la bonifica del terreno dell'ex chimica Bianchi

Edison condannata a pagare per la bonifica del terreno

La società Edison condannata a pagare al Comune di Rho e a Regione Lombardia 10 milioni di euro per la bonifica dell’area ex-Chimica Bianchi.  Questa la decisione presa dai giudici del Tribunale di Milano che hanno respinto l’appello contro la sentenza di primo grado del Tribunale Civile di Milano, che aveva dato ragione a Comune di Rho e Regione Lombardia. Ora la società Edison sarà dunque costretta a pagare oltre 10 milioni di euro per le responsabilità dell’inquinamento, avvenuto decenni fa, nell’area ex-Chimica Bianchi. «Chi inquina paga! Questo è in sostanza il principio affermato anche dalla Corte d’Appello di Milano che ha confermato la sentenza di primo grado favorevole al Comune di Rho. - afferma il sindaco rhodense Pietro Romano - Spero vivamente che a questo punto Edison provveda spontaneamente a pagare quanto dovuto risarcendo così la nostra comunità dei danni subiti nel corso degli anni».

La storia

La Chimica Bianchi, acquistata poi da Edison, da inizi ’900 ha utilizzato vasche di stoccaggio di solventi organici che hanno rilasciato nel terreno composti estremamente tossici, inquinando la falda superficiale e la prima falda sotterranea nella zona Sud di Rho, vicino all’Olona.
Dopo un intervento di messa in sicurezza a fine anni ’80, a fine anni ‘90 il rilascio di sostanze inquinanti ha costretto alla creazione di una barriera idraulica esterna, ancora oggi attiva, che consente di estrarre acqua di falda e trattarla con carboni attivi per eliminare l’inquinamento, come verificano poi pozzi piezometrici a valle.
La barriera, realizzata a spese pubbliche, ha un costo di gestione elevato di diverse centinaia di migliaia di euro all’anno, sempre a carico degli enti

La causa

La causa civile intentata da Comune di Rho e Regione Lombardia contro Società Edison, oggi proprietaria dell’ex Chimica Bianchi, è stata lunga e accidentata: Edison ha messo in campo straordinarie risorse legali per evitare sentenze sfavorevoli che rappresentano un danno e anche un pericoloso precedente.
Per questo la sentenza si può definire storica , anche perché riconfermata dalla Corte d’Appello: l’interesse pubblico ha prevalso nei confronti di un danno ambientale tanto evidente negli effetti e nelle cause.
Gli sforzi di Regione e Comune Comune e Regione sono da tempo impegnate nel risolvere definitivamente il problema: la bonifica integrale del focolaio inquinante o una sua asportazione appaiono gli unici interventi realisticamente efficaci. Per iniziativa dell’assessorato all’Ecologia del Comune di Rho alcuni progetti sono già stati presentati, mentre il Settore Bonifiche della Regione Lombardia è stato promotore di una sperimentazione, attualmente in corso, finalizzata al trattamento disinquinante del focolaio sfruttando biodigestori.

La sentenza di primo grado

«La sentenza esecutiva di 1° grado del Tribunale di Milano del 13 febbraio 2019 ha stabilito che “chi inquina paga”, secondo il principio comunitario recepito dal D.Lgs. 152 del 2006: un principio apparentemente semplice e ragionevole, che nella realtà si scontra con passaggi di proprietà, ricostruzioni storiche e diverse attribuzioni di responsabilità - affermano dal Comune rhodense».

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