"Dormo sotto la pioggia, al parcheggio dell'Alfa. Aiutatemi"

"Sono quattro giorni che non mi lavo, non posso neanche cambiarmi".

"Dormo sotto la pioggia, al parcheggio dell'Alfa. Aiutatemi"
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Da giorni dorme nel parcheggio dell’Alfa Romeo di Arese, al freddo e sotto la pioggia. La ditta per cui lavora, a Torino, lo ha trasferito improvvisamente qui. Ma lui, 50 anni senegalese, non conosce nessuno e non sa dove passare la notte.

Un infortunio sul lavoro e l'inizio dei problemi

Alioune Ndiaye, 50 anni del Senegal, è in Italia da oltre 20 anni. Vive a Moncalieri (Torino) con il fratello e da quasi otto anni lavora per una ditta dove fa facchinaggio. A gennaio 2018, però, ha avuto un infortunio sul lavoro e da lì sono iniziati i suoi problemi.

"Quando sono tornato al lavoro hanno iniziato a rendermi la vita difficile. Prima mi hanno trasferito in un cantiere di Carmagnola, dicendo che sarei stato più comodo per raggiungere il posto di lavoro con i mezzi. Poi mi hanno sospeso, dicendo che avrei rifiutato di svolgere il mio lavoro, rimanendo  inoperoso per diverse ore. Ma io stavo male e non potevo lavorare".

Il trasferimento coatto ad Arese

"Sono andato dal sindacato e ho preso anche un avvocato privato. L’azienda, a questo punto, quando è stata contattata dal mio legale, ha proposto una trattativa: mi davano i soldi, così andavo via. Ma io non volevo i soldi. Volevo solo il mio posto di lavoro. Non hanno più risposto, fino al 28 marzo. Mi è arrivata un’altra lettera dove dicevano che “a causa di comprovate esigenze produttive e organizzative aziendali”, mi comunicavano il mio trasferimento “a decorrere dal 3 aprile al cantiere del centro direzionale Alfa Romeo, ad Arese".

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"Dormo sotto la pioggia"

Lunedì è arrivato qui, ma non conosce nessuno, non sa dove andare. E così Alioune, da dopo Pasquetta, dorme in un parcheggio. Lavora dalle 6 alle 2 sotto l’acqua, per pulire i vetri; poi si trasferisce al centro commerciale, dove «sta accampato» fino alla chiusura. Quindi prende la sua valigia, il cuscino, una coperta, due panini e si prepara a passare un’altra notte sotto l’acqua.

"Sono quattro giorni che non mi lavo, non posso neanche cambiarmi. Lavoro con gli stessi vestiti. Mi hanno visto anche le guardie notturne dell’Alfa, ma nessuno fa niente".

 

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