Dopo dieci anni di indagini ordinano lo sgombero dell'azienda tipografica dismessa
"E' stata un'operazione frutto di una sinergia tra il Comando, l’Arpa e l’Ufficio Tecnico comunale", ha detto il Comandante Rizzo
Un grande traguardo della Polizia Locale di Novate Milanese che hanno trovato i proprietari fuori territorio europeo e gli hanno ottenuto la messa in sicurezza dell'immobile abbandonato.
Un'indagine lunga un decennio
Tanta fatica, tempo e determinazione per giungere al risultato sperato. L'azienda tipografica dismessa che si trova a Sud del territorio di Novate Milanese sarà messa in sicurezza. Al suo interno materiali e rifiuti abbandonati da anni preoccupavano le Istituzioni: tanto da voler andare a fondo nella storia.
Anni fa le prime indagini
Gli agenti del Comando di via Repubblica diversi anni fa hanno individuato un’azienda tipografica abbandonata al cui interno erano state lasciate diverse centinaia di contenitori, tra fusti e taniche, contenenti pericolosi solventi e sostanze chimiche di varia natura, oltre a ingenti quantità di rifiuti solidi urbani che qualora fossero andati a fuoco avrebbero causato un danno ecologico di notevole entità. C'è voluto davvero tanto tempo per emettere questa ordinanza perché i proprietari dell'immobile sembravano essersi volatilizzati.
Incursioni e pericolosità dei fusti presenti
Il fabbricato, al cui interno si trovavano anche alcune macchine tipografiche, era oggetto di numerose incursioni da parte di soggetti estranei non autorizzati che per diversi anni hanno impegnato gli agenti della Locale ad un’attività di sgombero e identificazione, un lavoro a cui si sommava quello di un attento monitoraggio dello stato di conservazione dei fusti per constatare l’eventuale degradamento degli stessi.
I proprietari irreperibili
Fin dai primi momenti dell'indagine il Comando di via Repubblica si era messo sulle tracce dei proprietari. E' stato noto dall'inizio, però, che questi non vivessero più sul territorio nazionale. L'indagine, dunque, si è fatta sempre più complessa: soltanto la meticolosità degli agenti ha portato all’individuazione dei proprietari che da tempo vivevano fuori dai confini dell’Unione europea.
L'ordinanza
L'individuazione dei soggetti interessati è stato il punto di svolta della questione. In tempo rapidissimi, infatti, è stato possibile emettere un’ordinanza contingibile e urgente per lo sgombero dai materiali pericolosi, la pulizia e la messa in sicurezza dello stabile, provvedimento ottemperato dalla proprietà nei termini prescritti.
Il Comandante Francesco Rizzo
"E’ stata un’operazione lunga e laboriosa quella conclusasi pochi giorni fa – spiega il Comandante della Polizia Locale novatese, Francesco Rizzo – Frutto di una sinergia tra il Comando, l’Arpa e l’Ufficio Tecnico comunale, uno sforzo corale che ha permesso il raggiungimento di un importante obiettivo a tutela della salute pubblica e dell’ambiente".
La sindaca Daniela Maldini
"Desidero ringraziare il Comando Polizia Locale e l’Ufficio Tecnico per questo importante risultato – è il commento del sindaco, Daniela Maldini - L’impegno profuso e la caparbietà con cui sono state condotte le indagini, unitamente alla rapidità con la quale è stata redatta l’ordinanza di messa in sicurezza dell’area, hanno permesso di sanare una situazione di notevole pericolo e di rischio per l’intera comunità".