Don Davide Mobiglia lascerà Cerro Maggiore: l'annuncio
Il giovane vicario parrocchiale da settembre proseguirà il suo servizio a Melzo: la comunicazione durante le sante Messe e le parole del parroco don Roberto Verga
Don Davide Mobiglia lascerà la Parrocchia di Cerro Maggiore. L'annuncio è arrivato durante le sante messe.
Don Davide Mobiglia saluterà il paese
L'annuncio è arrivato durante le sante messe del fine settimana. Don Davide Mobiglia, il giovane sacerdote della Parrocchia dei santi Cornelio e Cipriano a settembre saluterà la comunità per prestare il suo servizio a Melzo.
"Dal prossimo 1 settembre 2020 il vostro vicario parrocchiale don Davide Mobiglia lascerà le vostre comunità poiché è destinato come vicario parrocchiale presso la comunità pastorale di Melzo - ha affermato il vicario episcopale Monsignore Luca Raimondi nel riportare la comunicazione dell'Arcivescovo Monsignore Mario Delpini - Questa nuova chiamata, per don Davide, dice che il prete, prima che appartenere ad una particolare comunità, è sempre a disposizione dell’intera Chiesa, in obbedienza al Signore che lo ha chiamato. Per questo, personalmente, ringrazio don Davide per la sua concreta disponibilità e la sua risposta coraggiosa e pronta, in totale spirito di obbedienza. Saprete salutare e ringraziare don Davide per il suo ministero vissuto in mezzo a voi con gioia, competenza ed entusiasmo. Intanto posso assicurarvi che l’Arcivescovo sta pensando a come sostituire don Davide per le vostre parrocchie e mi farò premura di comunicarvi questa novità non appena essa prenderà un volto preciso. Mi unisco a voi nella preghiera per don Davide e per chi dovrà sostituirlo, unitamente alla preghiera per le vostre comunità perché si possano radicare sempre più nell’amore per il Signore, unico vero Pastore della sua Chiesa".
Le parole del parroco
Anche il parroco di Cerro Maggiore e Cantalupo don Roberto Verga ha voluto intervenire: "A don Davide dico a nome di tutta la Parrocchia di San Bartolomeo in Cantalupo e dei Santi Cornelio e Cipriano in Cerro Maggiore un grazie pieno di stupore prima di tutto per la sua squisita testimonianza verso l’Eucarestia. Il tuo modo di celebrare così curato, il tuo modo di educare i bambini, gli adolescenti e i giovani alla preghiera e al silenzio, hanno segnato il percorso di formazione delle nostre parrocchie per sempre. Grazie, perché ci hai richiamato con autorevolezza il primato del sacro, il primato del mistero. Il secondo fattore che descrive la tua ricca personalità è dato dalla precisione e dalla chiarezza del tuo magistero. La tua spiegazione del vangelo domenicale è sempre stata graffiante la vicenda umana attuale, offrendoci elementi di giudizio chiaro così necessari in un tempo di forte disorientamento. Di questo riconoscimento, fa fede il desiderio, che anche recentemente ti ho manifestato, di raccogliere le tue riflessioni, in un volumetto, (si tratta di più di 400 omelie), per offrire alle nostre comunità un valido testo di meditazione sui misteri principali della fede, ai quali l’anno liturgico costantemente ci educa. La tua lungimirante pedagogia educativa in un tempo veramente difficile, costituisce il terzo fattore che mi porta a dirti un grazie convinto. Grazie per il tuo generoso apostolato tra i ragazzi, gli adolescenti e i giovani! Perché dico lungimirante? Esattamente perché hai indicato la strada che porta ad incontrare Gesù proprio mediante anche i loro interessi, quali per esempio l’amicizia, la musica, il teatro e lo sport. A conferma, a breve vedranno la luce, sia a Cerro Maggiore sia a Cantalupo, alcune nuove strutture sportive da te suggerite, quali strumenti atti a rendere più efficace e ordinata tutta la proposta educativa degli oratori".
E ancora: "La quarta motivazione per esprimerti affettuosa gratitudine è data dalla genialità con la quale hai sempre organizzato gli eventi, anche complessi, con l’attenzione a che ogni gesto fosse facilitante l’esperienza di comunità e di stupore che si stava proponendo. Rimarrà memorabile tra le altre, la gita-pellegrinaggio a Torino per venerare la Sacra Sindone, con 9 pullman. L’esperienza culturale è più che mai decisiva oggi!Da ultimo, noi sacerdoti possiamo veramente con gioia dirvi un punto che illumina le precedenti osservazioni: in questi anni di lavoro pastorale ci siamo veramente voluti bene. Avremo modo fino alla fine di luglio di testimoniare a don Davide il nostro affetto pieno di riconoscenza sia in forma privata sia in forma pubblica, come sarà possibile data l’attuale situazione".