l'incredibile scoperta

Dichiaravano al fisco 20mila euro all'anno ma ne nascondevano cinque milioni

La coppia di imprenditori bergamaschi nascondeva anche lingotti d'oro, orologi e monete d'oro e d'argento.

Dichiaravano al fisco 20mila euro all'anno ma ne nascondevano cinque milioni
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La Guardia di Finanza di Milano ha trovato un caveau all'interno di un'abitazione di imprenditori bergamaschi dove erano nascosti 5 milioni di euro in contanti e beni di valore.

Nascondevano cinque milioni di euro di beni

I finanzieri del Comando Provinciale Milano, nell’ambito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica
di Milano, hanno eseguito il sequestro preventivo d’urgenza, poi convalidato dal G.I.P., di beni e disponibilità
del valore di circa 5 milioni di euro nei confronti di due coniugi bergamaschi, rispettivamente amministratore di
fatto e di diritto di una società a responsabilità limitata operante in diversi settori commerciali. L’esecuzione della predetta misura cautelare reale si è resa necessaria a seguito di una perquisizione domiciliare delegata al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Milano dall’Autorità Giudiziaria per reati di natura fiscale e fallimentare.

In particolare, durante la perquisizione della villa dei coniugi imprenditori, il cash-dog “Grisby” del Gruppo della
Guardia di Finanza di Linate segnalava una specifica porzione di parete all’interno di una cantina ricoperta di
pannelli di legno; a seguito di un’attenta ispezione, i finanzieri riuscivano ad individuare un pannello rimovibile
al di sotto del quale si celava un vero e proprio caveau protetto da una porta blindata con codice d’accesso. All’interno dello stesso, i militari rinvenivano oltre 2.584.500 di euro in contanti suddivisi in mazzette da diversi
tagli e riposti in valigie da viaggio, 40 orologi di varie marche internazionali di lusso dal valore di mercato
complessivo di circa 1.300.000 euro, nonché diamanti, gioielli, lingotti d’oro e oltre 2.600 monete d’oro e d’argento, per un valore di circa 1.000.000 euro di cui gli indagati disponevano senza una plausibile giustificazione.

La sproporzione con il reddito dichiarato

Dall’attività investigativa svolta, con specifico riferimento all’analisi reddituale dei coniugi indagati, è emersa,
infatti, una notevole sproporzione dei valori rinvenuti all’interno del caveau e sottoposti a sequestro, rispetto ai redditi lordi dichiarati al Fisco dalla coppia negli ultimi dieci anni, pari a complessivi 235.000 euro.
L’azione di servizio, svolta in stretta sinergia con l’Autorità Giudiziaria, testimonia l’impegno quotidianamente
profuso dal Corpo a presidio della sicurezza economico-finanziaria del Paese, con particolare riferimento al
contrasto dei reati di frode fiscale e dei reati fallimentari, che possono alterare il corretto funzionamento del
mercato determinando forme di concorrenza sleale a danno degli imprenditori onesti.

Il procedimento penale verte ancora nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.

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