Abbandono

Dentro il Santa Corona: sanatorio, ospedale e ora hotel dei disperati

Scritte sui muri, chiesa distrutta, vetri e infissi spaccati e chi vive all’interno degli ex ambulatori e addirittura rubato anche l’ascensore

Dentro il Santa Corona: sanatorio, ospedale e ora hotel dei disperati

Da sanatorio a ospedale punto di riferimento del territorio fino a diventare, negli ultimi 10 anni l’hotel dei disperati, devastato e svuotato giorno dopo giorno di rame e oggetti di ogni genere. Ecco cos’è, oggi, l’ospedale Santa Corona di viale Forlanini a Garbagnate Milanese.

Dentro l’ospedale Santa Corona

Cosa c’è oggi all’interno di quelle che erano le stanze dei degenti, le sale operatorie, gli uffici amministrativi e gli ambulatori del Cup gestiti, come tutta la struttura dell’Asst Rhodense?

Siamo andati a fare un giro entrando, cosa non difficile, basta passare a fianco di una sbarra, all’interno della struttura. Di quella che una volta era la reception dell’ospedale è rimasto solamente il marmo nero del bancone, per il resto tutto distrutto anche il monumento sotto i nomi dei benefattori dell’ospedale che si trova sulla parte sinistra della sala d’ingresso.

ex ospedale garbagnate

Da li, raggiungere la chiesetta del vecchio nosocomio è stata una impresa, uno slalom tra pezzi di vetro, porte distrutte e abbandonate nei corridoi e una fitta vegetazione prima dell’ingresso della chiesa. Una volta all’interno il disastro totale, altare, tabernacolo e panche, quelle dove si sedevano i fedeli e i pazienti ricoverati in ospedale per assistere alle funzioni religiose, completamente distrutte e bruciate.

Distrutto anche il mosaico dedicato a San Carlo, preso letteralmente a sassate da chi oggi vive all’interno del vecchio Santa Corona. Sempre in chiesa resti di fuocherelli di fortuna vicino ai quali ci sono avanzi di cibo, bottiglie di plastica e tanta sporcizia.

E ancora l’organi a canne d’epoca che una volta era posizionato sopra la porta di uno degli ingressi laterali della chiesa, asportato anche quello da chi, con molta probabilità ha fatto affari vendendo il rame e tutto quello di utile che c’era nell’ospedale. Rubate anche l’ascensore che porta ai piani di quello che era il padiglione alle spalle della chiesa.

Ambulatori distrutti al Cup ed ex reparto di pediatria che è diventato la casa dei disperati. Sparsi nei corridoio del Santa Corona sacchetti di plastica con pasta, scatolette di tonno e pacchetti di sale. Un viaggio quello fatto dai giornalisti a metà mattina quando l’ex ospedale è deserto, perchè anche chi ci abita esce per andare… “a lavorare”.

“Si trovi una soluzione. C’è un progetto dal 2013”

Dalle 17, secondo quando ci hanno raccontato coloro che abitano in zona, la struttura diventa vietata, ci sono persone che stazionano davanti alla vecchia portineria e controllano chi entra e, a quanto si dice, le persone che vivono all’interno sono veramente tante. Una struttura, di proprietà del Comune di Milano, completamente abbandonata nonostante l’interesse di un comitato che si batte per cercare di riqualificare l’area.

“Sollecitiamo la Regione a porre un rimedio efficace alla situazione derelitta di sfascio in cui versa da dieci anni il vecchio sanatorio. Vogliamo che il Comune di Milano e la Regione Lombardia si mettano attorno ad un tavolo, eventualmente anche con una rappresentanza del nostro comitato, per trovare una soluzione – afferma Dino Tosi presidente del Comitato – Basta che non si lasci andare in rovina un monumento che ha fatto la storia della nostro territorio. Abbiamo sentito il presidente della Regione dire che ci vuole un progetto per il futuro, gli diciamo che esiste già dal 2013 ed è stato redatto dal dottor Furio Zucco”.