Ha lasciato il segno dovunque sia stato don Carlo Baggioli, anche a Dairago, di cui è stato coadiutore dal 1972 al 1984 e dove ha abitato dal 2018 fino a giovedì scorso, 16 ottobre, giorno della sua dipartita.
Dairago ha detto addio a don Carlo Baggioli
E proprio qui lunedì, 20 ottobre, sono state celebrate le sue esequie, tra il calore di una comunità che lo ha salutato con tanto affetto.
«È stato e sarà sempre il nostro don, “nostro” perché negli anni dell’adolescenza ci ha accolto, ascoltato e compreso – ricorda Laura Olgiati, una dei ragazzi del gruppo giovani ai tempi di don Carlo – Ci ha portato tante novità, presentate con un linguaggio chiaro e accessibile. Sopra a tutte il campeggio, iniziato con don Luigi Perego, per molti di noi esperienza unica, che offriva opportunità altrimenti mai vissute in paese. Nessuno poteva rimanere indietro, chi “arrancava” veniva sempre stimolato. Ha supportato le nostre famiglie nel difficile compito educativo, cogliendo e creando una nuova visione del vivere l’Oratorio, che non contemplava solo la Catechesi, ma anche lo stare insieme e l’essere fecondi nelle proposte. Ti abbiam voluto tanto bene».
Il saluto della sindaca
A salutarlo a nome della cittadinanza è stata la sindaca Paola Rolfi:
«Con profondo dolore e immensa gratitudine mi unisco al cordoglio per la scomparsa di don Carlo, un uomo di Dio che con il suo spirito libero e la sua capacità di andare oltre le convenzioni ha saputo rendere il Vangelo vicino a tutti. Don Carlo ci ha trasmesso una fede viva, fatta di accoglienza e profonda umanità. Ci mancheranno la sua straordinaria capacità di ascolto, la sua semplicità, il suo sorriso sincero. Lo ricorderemo sempre come un pastore coraggioso e un vero innovatore, in grado di unire la tradizione con una visione moderna della fede. Possa il Signore accoglierlo fra le sue braccia e dare conforto a chi lo ha amato».