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Coronavirus in Lombardia: la situazione di venerdì 19 giugno

Coronavirus in Lombardia: la situazione di venerdì 19 giugno
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Coronavirus in Lombardia: la conferenza stampa di oggi, venerdì 19 giugno con Demicheli.

Coronavirus in Lombardia

"I nuovi casi positivi riscontrati negli ultimi giorni sono frutto dell'intensificarsi dell'attività di screening avviata dalle Regioni".  Lo sostiene Vittorio Demicheli, epidemiologo e direttore sanitario dell'Agenzia di Tutela della Salute (ATS) della Citta' Metropolitana di Milano, e membro della Cabina di Regia del monitoraggio Covid del Ministero della Salute, ospite oggi della diretta Facebook di LombardiaNotizieOnline.

Gallera: “Dei 157 casi positivi riscontrati oggi, 94 sono determinati da tamponi eseguiti a seguito della positività allo screening sierologico. Si tratta quindi di persone con sintomatologia pregressa, il cui esito del tampone è risultato ‘debolmente positivo’. 8 casi invece sono riferiti a ospiti delle RSA e 4 a operatori socio sanitari. Stabili le presenze nei reparti di terapia intensiva (60 pazienti), mentre continua a calare il numero dei ricoveri (1.537, 136 meno di ieri)”.

I dati

  • i tamponi effettuati: 10.464, totale complessivo: 939.820
  •  attualmente positivi: 14.045 (-602)
  •  totale complessivo dei positivi riscontrati in Lombardia dall’inizio della pandemia a oggi: 92.675
  •  i nuovi casi positivi: 157 di cui 94 a seguito di test sierologici. La percentuale tra tamponi effettuali e nuovi casi positivi è dell’1,5%.
  •  i guariti/dimessi: 62.096 (+741)
  • in terapia intensiva: 60 (=)
  •  i ricoverati non in terapia intensiva: 1.537 (-136)
  •  i decessi: 18, totale complessivo: 16.534

I casi per provincia con la differenza rispetto a ieri

 

  • Milano 24.061 (+43) di cui 10.230 (+22) a Milano città
  • Bergamo 14.065 (+32)
  • Brescia 15.415 (+21)
  • Como 4.043 (+8)
  • Cremona 6.574 (+6)
  • Lecco 2.811 (+3)
  • Lodi 3.554 (+2)
  • Mantova 3.437 (+12)
  • Monza e Brianza 5.719 (+7)
  • Pavia 5.533 (+7)
  • Sondrio 1.557 (+3)
  • Varese 3.849 (+7)

e 2.057 in fase di verifica.

La situazione italiana

"Questa settimana - spiega Demicheli - abbiamo riscontrato qualche leggero aumento probabilmente legato al fatto che molte regioni, come la Lombardia, hanno cominciato la ricerca attiva di casi tramite screening della popolazione, soprattutto attraverso test sierologici".

Nuovi focolai

"Contemporaneamente pero' - precisa - si sono registrati alcuni nuovi focolai. in Lombardia sono microscopici, altrove invece sono piu' grandi. Ne deriva che, per quanto il lockdown sia stato efficace, e' meglio essere prudenti perche' il virus e' ancora in grado di trasmettersi".

La situazione in Lombardia

A proposito dei numeri della Lombardia, Demicheli spiega che il sistema nazionale che non e' ancora in grado di distinguere quanti casi derivano dagli screening e quanti sono veramente nuovi. "In Lombardia, invece, sappiamo quanto sono attribuibili al primo caso e quanti al secondo. Negli ultimi giorni abbiamo assodato che piu' della meta' dei nuovi casi deriva da positivita' riscontrate da test sierologici. Li definiamo casi 'vecchi', 'debolmente positivi' e con una carica virale cosi' bassa che probabilmente non e' piu' in grado di trasmettere l'infezione. Da un punto di vista della pericolosita' quindi, non sono come i 'nuovi casi' che invece hanno bisogno di essere rapidamente rintracciati e messi in quarantena". Secondo Demicheli e' anche fondamentale valutare il continuo e costante calo dei ricoverati in terapia intensiva e degli accessi ai Pronto soccorso.  Per quanto riguarda la capacita' di ricoverare nel caso l'epidemia riprendesse, Demicheli rassicura: "questo versante, che tecnicamente chiamiamo della resilienza, nella nostra Regione e' assolutamente rassicurante. La nostra capacita' di far fronte ad una seconda, eventuale, ondata in questo momento e' senz'altro buona".

Non abbassare la guardia

L'attenzione, secondo Demicheli, deve comunque rimanere alta. "Non e' ancora arrivato il momento -
spiega - di abbassare la guardia sul distanziamento fisico, non su distanziamento sociale. Le persone possono frequentarsi e avere rapporti soddisfacenti, bisogna pero' tenere sempre un'adeguata distanza fisica".

Polemiche sterili

A proposito del numero di tamponi effettuati in Lombardia, Demicheli chiarisce: "I nostri numeri dicono che quantitativamente ne facciamo tanti, poi sono sinceramente un po' infastidito dai tanti professori che ci fanno la lezione. Ci devono dire quali sono i test che dovremmo fare e che non stiamo facendo per esserci di utilita', senno' sono polemiche sterili".

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