Cornaredo dice addio a Gianpietro Airaghi
E' stato colto da un malore mentre praticava la sua grande passione, la corsa. Offerte alla Caritas in sua memoria.

Tragedia a Cascina Croce nella tarda mattinata di mercoledì 12 gennaio.
Malore a Cascina Croce
Gianpietro Airaghi, cittadino cornaredese di 70 anni, padre della consigliera comunale Elena Airaghi e molto conosciuto in città, ha perso la vita a causa di un malore.
L’uomo stava praticando quella che era la sua più grande passione sportiva, la corsa. Runner e maratoneta, non passava giorno senza che Airaghi si allenasse correndo per le strade di Cornaredo e dintorni.
Intorno alle 12 di mercoledì, il signor Gianpietro si trovava proprio sulla pista ciclopedonale di Cascina Croce, tratto che percorreva quasi quotidianamente. Poco prima delle due curve che conducono alla piazzetta della frazione, all’altezza dei cancelli di ingresso delle villette al civico 187, Airaghi è stato colto dal malore fatale.
I soccorsi
Alcuni passanti si sono precipitati a soccorrerlo dopo la caduta. Una donna cornaredese, anche lei di passaggio, ha immediatamente iniziato le manovre di massaggio cardiaco per cercare di rianimare Airaghi. Sul posto sono stati inviati i soccorritori del 118, con un’ambulanza della Misericordia di Arese arrivata poco dopo e l’elisoccorso, in codice rosso. Sul posto anche gli agenti della Polizia locale di Cornaredo. L’equipe medica ha proseguito con le manovre di rianimazione, ma senza successo. Caricato in ambulanza, il 70enne è stato trasportato all’ospedale Sacco di Milano, ma non si è più ripreso.
Il lutto di Cornaredo
Lascia la moglie Rita e la figlia Elena, consigliera comunale.
Airaghi era molto conosciuto a Cornaredo e non solo. Figlio dello storico negoziante cornaredese Francesco Airaghi, è stato per anni impiegato nell’ufficio acquisti dell’Italtel sino alla pensione raggiunta pochi anni fa. Grande la sua passione per lo sport: tifoso interista, aveva trascorso molti anni nella sezione calcio della Virtus Cornaredo, prima come giocatore e dopo come dirigente. Poi la passione per la corsa, che lo ha portato a partecipare anche alle Maratone di Ravenna e Milano e che lo spingeva ad allenarsi almeno tre volte a settimana.
Grande il cordoglio in tutto il paese per la sua prematura scomparsa. Nel pomeriggio di giovedì è stata programmata l’autopsia.
La famiglia, in occasione del funerale, ha chiesto ai conoscenti di ricordare il caro Gianpietro non con fiori ma con offerte alla Caritas Parrocchiale di Cornaredo.