Clamoroso: indagato il sindaco Marco Ballarini
Il primo cittadino accusato d'abuso d’ufficio e turbativa d'asta.
Clamorosa notizia a Corbetta, che venerdì 4 giugno si è risvegliata con la notizia di un'indagine per abuso d’ufficio e turbativa d'asta nei confronti del suo sindaco, Marco Ballarini.
Indagato il sindaco Marco Ballarini
L'accusa è di aver manipoltato il concorso per ufficiali del 2018, fornendo una corsia preferenziale a Lia Vismara, che ha poi vinto ed è stata quindi nominata comandante. Un nuovo tassello in una vicenda complessa, quella del Comando di Polizia Locale di Corbetta, dopo l'arresto dell'ex collega Salvatore Furci, in carcere con l'accusa di aver fatto mettere della droga nell'auto della donna per vendetta.
Ballarini: "Una parte del complotto"
Il sindaco invoca la solidarietà dei cittadini, sui social: "La Procura ha notificato al mio avvocato la chiusura delle indagini per abuso d’ufficio e turbativa d'asta, in relazione ad un atto di nomina che è stato condotto come ogni altro Sindaco di ogni altro Comune fa, nel rispetto dei regolamenti e delle procedure amministrative. Proprio perché l’atto è di ordinaria amministrazione, l’obiettivo è ovviamente quello di screditarmi. Con il mio legale ho già rilevato gravissime travisazioni e il taglio strumentale dato alle indagini. Ce lo aspettavamo. È ovvio come questo sia l'ennesimo complotto, orchestrato da chi non mi vuole quale sindaco di Corbetta, o da chi spera di indurmi a non ricandidarmi. Di questa volontà di condizionare le prossime elezioni a Corbetta avevo già informato l’autorità giudiziaria, il Prefetto e il Ministro dell’Interno, che ringrazio per avermi ascoltato. Sono assolutamente tranquillo e resto come sempre a disposizione per chiarire ogni dubbio, non mi nascondo davanti a queste accuse infamanti e ho fiducia che la giustizia, col tempo, arriverà". Per il sindaco, quindi, si tratta solo di fango contro la sua Amministrazione, e richiama in causa il complotto orchestrato da Furci.
L'avvocato Grittini: "Vinceremo, accuse senza fondamento"
A difenderlo l'avvocato Roberto Grittini, già legale di Vismara: "Siamo sorpresi che a distanza di meno di 12 ore dalla notifica dell’avviso, già circolino voci precise negli ambienti giornalistici. La memoria torna indietro di un anno e mezzo, quando la notizia della droga nell’auto della comandante della PL rimbalzava sui giornali, probabilmente grazie alle connivenze tra chi oggi si trova in carcere per lo stesso motivo. Il buon esito che ha avuto il procedimento nei confronti della dottoressassa Vismara, sarà il medesimo per questo procedimento. Ho già letto le carte d’indagine e devo dire che la Procura pare abbia fatto più che altro un atto dovuto piuttosto che un effettivo e concreto atto d’accusa che, analizzato, è del tutto destituito di fondamento, già ad iniziare dal capo d’imputazione provvisorio. La politica oggi non si tratta nelle piazze ma nei corridoi delle procure. Non so quale peso possa avere davanti ad un tribunale un esposto anonimo che è l’unico elemento fondante di questa accusa. Dopo di che posso solamente affermare che il pensiero di qualche buontempone, cuor di leone che abbandona ad un esposto anonimo e a 4 pettegolezzi il proprio risentimento politico, sarà debitamente smentito e non sarà difficile”.