CANEGRATE

Circolo Bell'Unione chiuso 7 giorni dal Questore: "E' solo un danno, servono più controlli"

Dopo il provvedimento, interviene il cda della cooperativa che gestisce il locale

Circolo Bell'Unione chiuso 7 giorni dal Questore: "E' solo un danno, servono più controlli"
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Circolo Bell'Unione di Canegrate chiuso per 7 giorni dal Questore, parla il proprietario.

Circolo Bell'Unione, il proprietario commenta la chiusura per 7 giorni

Nei giorni scorsi il Circolo Bell'Unione, noto spazio ricreativo e di ritrovo di via Volontari della Libertà a Canegrate, a lato della stazione ferroviaria, è stato chiuso per 7 giorni su ordine del Questore di Milano dopo diversi interventi dei Carabinieri avvenuti nei mesi precedenti. Sulla questione interviene il cda della cooperativa, proprietaria del locale di Canegrate: "Prendiamo atto che la Questura di Milano ha deciso di chiudere il circolo per una settimana a partire dal 4 febbraio - affermano dal cda - Il procedimento preso è previsto dal Testo unico di pubblica sicurezza
(del 1931) a seguito di reiterati episodi vandalici accaduti all’esterno del locale e che nei mesi scorsi hanno visto il ripetuto intervento delle forze dell’ordine. Il circolo è frequentato al mattino da molti avventori (visto la vicinanza con la stazione) e dal pomeriggio di decine di anziani che si ritrovano in assoluta  e armonia socializzando e giocando a carte. Adiacente ai locali del circolo ci sono poi due sale dedicate alla cultura e agli spettacoli e sono frequentate da innumerevoli cittadini canegratesi (queste sale rimarranno aperte).P rendiamo atto poi che nel tardo pomeriggio (alle 20 il Circolo chiude) sono accaduti dei fatti incresciosi, sfociati in risse, che hanno turbato l’ordine pubblico e il quieto vivere degli avventori del bar. Episodi che si stanno ripetendo anche in altri locali di Canegrate".

"E' solo un danno, servono più controlli"

"Pensiamo che la chiusura, se anche di una sola settimana, non risolva il problema e crei solo un danno economico alla società Arcobaleno che gestisce il circolo e alle loro quattro dipendenti. Chiediamo l’intervento più concreto delle forze dell’ordine nell’individuare i responsabili (già noti ) di tali atti vandalici e delinquenziali. La cooperativa si è sempre resa disponibile a collaborare in qualsiasi modo anche oneroso (installazione di telecamere) per risolvere il problema. Siamo amareggiati, pur comprendendo la legittimità del provvedimento dove, per l’azione di pochi, ci debba rimettere un intera comunità".

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