"Ciao angelo meraviglioso, continua a sorridere anche da lassù"
L'ultimo saluto a Michele De Chirico, 36 anni, morto finendo fuori strada con la sua auto a Vermezzo con Zelo.
"Ciao angelo meraviglioso". Così gli amici di Michele De Chirico lo hanno salutato per l'ultima volta oggi, sabato 20 giugno 2020, nella parrocchia di Gesù Crocifisso a Ravello di Parabiago.
"Ciao angelo", chiesa piena per l'addio a Michele
Tante le persone che hanno voluto raccogliersi in preghiera e stringere in un abbraccio ideale i famigliari del 36enne morto finendo fuori strada con la sua auto a Vermezzo con Zelo. I posti a disposizione in chiesa, ridotti in ottemperanza alle misure anti Covid, sono andati presto esauriti, e molti sono stati costretti a rimanere fuori. "Quando una persona così cara, a cui siamo legati, si separa, è come una corda che si spezza, è come precipitare nel vuoto - ha esordito il vicario parrocchiale don Raimondo Savoldi - Soprattutto quando succede in modo così improvviso e tragico, il dolore è ancora più grande". Rivolgendosi poi ai genitori di Michele, il padre Nicola e la madre Barbara, il sacerdote ha proseguito: "Quando un figlio viene a mancare è come una ferita del cuore. Davanti alla bara però c'è un cero acceso: è il cero della Pasqua, è il segno luminoso di una presenza invisibile, la presenza del Signore in mezzo a noi, il Signore che condivide questo momento di sofferenza. Gesù risorto illumina anche questo momento di oscurità, e dice 'Coraggio, abbiate fede e non sia turbato il vostro cuore, perché Michele è stato accolto nella Gloria di Dio'. Questa bara, questo corpo defunto è stato benedetto con l'acqua che è quella del Battesimo: è un modo per dire 'Signore, sta bussando alla tua porta un figlio, un figlio carissimo, una tua creatura, ti appartiene dal giorno del Battesimo. Tu l'hai sempre amato, ora accoglilo nella tua Gloria, donagli la ricompensa del servo buono e fedele, il Regno promesso, cieli nuovi e terra nuova'. Questo corpo è stato profumato con l'incenso: il profumo dell'incenso che sale in alto e avvolge la chiesa esprime la vostra preghiera; abbiamo portato questo fratello defunto in chiesa per unirci nella preghiera, perché non sono le parole che ci salvano ma è la preghiera che aiuta questo fratello, la preghiera di una comunità che dice 'Signore, accoglilo nel tuo Regno'. Noi non sappiamo il perché, sappiamo soltanto offrire la nostra preghiera per lui. La morte spezza la vita, ma non spezza la relazione di amore. L'amore continua: quell'amore che ci legava in questa vita continua anche nell'altra. In questo preciso momento, se noi stiamo pregando per lui, lui sta pregando per noi. Per i suoi genitori, per suo fratello Ciro, per tutti i suoi cari, per i suoi amici, per tutti coloro che gli hanno voluto bene, per tutti noi che con questi pensieri concludiamo la nostra preghiera".
La lettera dell'amica
"Sei stato un uomo moderno, con sani principi. La vita non ti ha regalato nulla, ma non ti è mai mancato nulla - ha detto l'amica Elisa, cui don Raimondo ha ceduto la parola al termine dell'omelia - Quello che sei diventato lo devi alla tua forza di volontà e al tuo impegno che ti hanno portato a essere amato sia qui in Italia che in Romania (Michele era dentista, per la precisione specialista in implantologia ed estetica dentale, ed è stato fondatore di due cliniche odontoiatriche in Italia e di una a Bucarest, dove viveva con la fidanzata ormai da oltre dieci anni, ndr). Chi ti ha conosciuto non potrà dimenticare la tua solarità, il tuo cuore buono e la tua immensa forza di volontà. Ora che sei lassù aiutaci a far sì che il tempo possa portare nei nostri cuori la rassegnazione, per cercare di soffrire un po' meno la tua mancanza. Ciao meraviglioso angelo, continua a sorridere anche da lassù".
Lunedì una messa a Legnano
Con Michele è morto l'amico Ruggero Fiore, 45enne legnanese, che era seduto accanto a lui. La tragedia ha travolto le due comunità di Parabiago e di Legnano dove vivono le loro famiglie, che faticano ancora a credere alla notizia di queste due vite spezzate troppo presto. Nella città del Carroccio De Chirico aveva parenti e amici e lunedì, alle 8, sarà ricordato con una messa nella chiesa dei Santi Martiri.