Cercano droga nei boschi, fermati e denunciati
Due uomini sono finiti nei guai dopo essere stati sorpresi dalla Polizia Locale impegnata in apposti servizi
Cercano droga nei boschi, fermati e denunciati dalla Polizia Locale di Turbigo.
Cercano droga nei boschi, finiscono nei guai
Ancora lotta al mercato della droga nelle zone boschive di Turbigo. In azione la Polizia Locale che ha bloccato due persone intente a cercare sostanza stupefacente. "Tra le tante incombenze di cui si occupa la Polizia Locale del Comune di Turbigo, nell’ambito dei progetti di sicurezza del territorio, c’è anche il contrasto alla diffusione ed allo spaccio di sostanze stupefacenti - ha dichiarato il sindaco Christian Garavaglia - Parlare di sicurezza significa occuparsi di prevenzione ma anche occuparsi di azioni concrete volte a individuare e reprimere le illegalità. Con la Polizia Locale siamo sempre attivi: sono convinto che stiamo svolgendo un buon lavoro".
I luoghi della droga
"La droga di solito viene smerciata nei boschi della Padregnana in territorio di Robecchetto con Induno o al lambire del confine tra Castano Primo e Nosate - prosegue Garavaglia - La stazione ferroviaria di Turbigo diventa punto nevralgico i tossicodipendenti arrivano col treno, soprattutto dal Novarese, per andare poi in bicicletta nei boschi dei paesi confinanti. Qualche anno fa era capitato che rubassero le biciclette al vicino Conad. Oggi, dopo una dozzina di denunce per furti immortalati anche dai sistemi di videosorveglianza, i tossicodipendenti arrivano già muniti di bicicletta in treno. Nelle ultime settimane, la Polizia Locale di Turbigo ha organizzato uno dei vari servizi mirati con agenti in borghese fermando quattro persone sottoposte a perquisizione personale e identificazione. I soggetti sono di età 40, 42, 56, 60 anni, tutti provenienti da Novara e provincia, a cui sono stati fatti i verbali per la violazione della normativa Covid 19 e per detenzione di sostanze stupefacenti: è stata inoltre richiesta l’emissione del foglio di via obbligatorio da parte del Questore della Provincia di Milano. In questo caso una volta emesso l’atto i soggetti per almeno due anni non potranno più mettere piede a Turbigo. Sono in corso accertamenti nei confronti anche di altre tre persone".
Il commento del comandante
"Questi servizi si susseguono nel corso dell’anno anche perché se la stazione di Turbigo, per quanto possibile, viene presidiata i tossicodipendenti cercano altri lidi - dichiara il comandante Fabrizio Rudoni - Oltre all’attività repressiva, in collaborazione con l’ATS territoriale sono in corso una serie di progetti utili (per quanto possibile) al recupero di queste persone che in diversi casi sono consumatori abituali da oltre 20 anni! Ringrazio i miei agenti per la costanza e l’impegno che profondono ogni giorno in questo tipo di attività come per tutte le altre incombenze proprie del Comando”.