Bimba picchiata fino alla morte: arrestato il compagno della madre
Indagato il compagno della madre che si trovava con lei il giorno in cui è accaduto il dramma. Secondo il rapporto del medico legale la bambina sarebbe stata anche violentata.
Picchiata fino alla morte. Così sarebbe morta una bimba nel Comasco. Le cose sarebbero andate in modo molto diverso da quanto raccontato dal compagno della mamma di Sharon Barni, la piccola di 18mesi morta lo scorso 11 gennaio. Fin dall’inizio infatti l’uomo, di Lentate sul Seveso, l’unico in casa con la bambina quel pomeriggio, aveva raccontato di come la piccola si fosse tirata addosso una stufetta che l’avrebbe colpita in testa. Eppure lui non si sarebbe preoccupato perché, a suo dire, la bambina aveva ripreso a giocare normalmente.
Bimba picchiata fino alla morte: arrestato il compagno della madre
I risultati dell’autopsia invece raccontano di una bambina violentata e picchiata fino alla morte. Le relazioni preliminari del medico legale hanno smentito le dinamiche inizialmente riferite dall’unica persona che si trovava in compagnia della bambina prima che sopraggiungesse la nonna materna, la quale intervenuta nell’appartamento dopo circa due ore dall’asserito incidente domestico, aveva
trovato la nipote priva di sensi, con la maglietta recante tracce di vomito e delle lesioni al labbro della piccola che il compagno aveva cercato confusamente di giustificare attribuendole ad una caduta o ad un urto. Il decesso della piccola è stato infatti ricondotto a “traumatismo cranico contusivo produttivo di frattura cranica occipitale sinistra, dei focali sanguinamenti intracranici ed un edema cerebrale massivo”.
Rinvenute molteplici lesioni
Da quanto si apprende dalla Procura di Como sul corpo della piccola sono state inoltre rinvenute molte lesioni, tra cui escoriazioni sul capo ed ecchimosi al volto, nonché escoriazioni al naso e sul labbro superiore e molti lividi sul corpo, incompatibili secondo il medico legale con cadute accidentali e precedenti al giorno del decesso. Inoltre sono state trovate lacerazioni che riconducono a violenza sessuale. Lesioni su tutto il corpo e così gravi che era impossibile che la bambina avesse giocato quel pomeriggio.
Picchiata e violentata
Gli esiti preliminari della consulenza medico legale unitamente agli accertamenti scrupolosaamente svolti dal Tenenza dei Carabinieri di Mariano Comense (che ha ininterrottamente controllato il compagno della madre della vittima sin dal momento in cui sono emerse le prime incongruenze nel suo racconto, per le quali ha assunto la qualità di persona sottoposta ad indagini) hanno quindi indotto l’autorità giudiziaria a ritenere che la piccola sia stata ripetutamente picchiata (verosimilmente non solo in occasione del pomeriggio di lunedì 11 gennaio, quando si trovava da sola con l’indagato, ma anche in precedenti circostanze), nonché violentata in una epoca prossima al tragico pomeriggio di lunedì 11 gennaio 2021.