La svolta

Bià: eseguiti due provvedimenti cautelari per il rogo in Galleria

Individuati i piromani , l’accusa avanzata è per incendio doloso. Le indagini ora si concentrano sul movente

Bià: eseguiti due provvedimenti cautelari per il rogo in Galleria
Pubblicato:

Svolta nelle indagini sul rogo che nel mese di settembre ha distrutto un negozio di abbigliamento nella galleria Mirabello nel centro di Abbiategrasso. Domenica all’alba eseguiti due provvedimenti di custodia cautelare. Un fatto che aveva creato scalpore e scosso l’intera comunità abbiatense.

I fatti

Le fiamme erano divampate all’alba di domenica 29 settembre 2024 , verso le 4, in un negozio in Galleria Mirabello. Il rogo ha distrutto completamente l’attività commerciale in pieno centro storico. Il Maxi incendio ha divorato la “Libellula Boutique”, coinvolgendo anche alcune parti al primo piano dello stabile che si trova sulla galleria. Il tempestivo intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Abbiategrasso aveva permesso di domare le fiamme ed evitare ulteriori danni alle strutture adiacenti. Fortunatamente non non erano registrati feriti. Dopo le prime verifiche della struttura a scopo precauzionale erano stati fatti evacuare gli appartamenti soprastanti (50 persone circa), fatte rientrare nelle loro abitazioni qualche ora più tardi. L’area era stata posta sotto sequestro e interdetta al passaggio

Sul posto hanno operato i Carabinieri della compagnia di Abbiategrasso per raccogliere gli elementi e avviare le indagini. Ad aiutare gli inquirenti per far luce sull’incendio anche i rilievi effettuati dalla squadra investigativa dei vigili del fuoco di Milano, il Niat nucleo investigativo antincendio della Direzione Regionale, che viene chiamato per verificare se durante un incendio sono state usate sostanze acceleranti per l’innesco dell’incendio.

Ora dopo oltre tre mesi di indagini i primi provvedimenti, anche se si continua ad indagare per chiarire il movente di tale gesto.

I provvedimenti cautelari

In carcere a Pavia è finito M. B. ; invece per U.N c’è l’obbligo di dimora. Nell’inchiesta è coinvolto anche un minore. Le accuse avanzate sono per incendio doloso. Le indagini serrate si sono svolte intrecciando diversi elementi, analizzando il sistema di video sorveglianza del Comune, intercettazioni ambientali e telefoniche. I due uomini sono assistiti dall’avvocato Roberto Grittini.

Nelle prossime ore i due compariranno davanti al Gip per l’interrogatorio di convalida.

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali