Auto fuori strada: cittadino eroe salva i giovani dall'incendio
Gianluca Caprioli, residente nella zona, è prontamente intervenuto evitando la tragedia.
Una tragedia sfiorata e un eroe arlunese che ha salvato cinque ragazzi da un’auto che ha preso fuoco. Si potrebbe riassumere così l’incidente che si è verificato nella notte tra lunedì 20 e martedì 21 settembre sulla strada provinciale 214, all’altezza della rotonda tra Arluno e Rogorotto.
Auto fuori strada: cittadino eroe salva i giovani dall'incendio
A bordo di un’automobile c’erano cinque ragazzi: un 19enne, due 20enni, un 21enne e un 22enne. Chi guidava, per motivi ancora al vaglio degli inquirenti, ha perso il controllo del mezzo e si è schiantato contro alcuni alberi. Sul posto, a monitorare la situazione e sincerarsi delle condizioni di ciascuno dei giovani, poi giunti i Carabinieri di Arluno e i vigili del fuoco di Corbetta, oltre che il personale del 118. Un incidentato è stato medicato sul posto, gli altri quattro sono invece stati portati agli ospedali di Legnano, di Magenta, al San Carlo e al Niguarda di Milano in codice giallo. Nessuno di loro ha riportato ferite gravi. Perché prima di tutti, a intervenire, è stato Gianluca Caprioli, un arlunese che abita nei pressi del fatto accaduto quella notte.
"Ho sentito una sgommata e un botto, d'istinto sono intervenuto"
«Ero nel giardino di casa e ho sentito una sgommata e un botto - racconta l’uomo - Ho intuito potesse trattarsi di una macchina ed essendo un ex soccorritore della Croce Bianca di Lumezzane mi sono recato d’istinto sul posto con la mia auto e in costume, perché ero in tenuta da notte. Mi sono accertato che i ragazzi avessero avvisato il 112 e ho indossato la mia ex divisa riflettente». Poi l’automobile ha preso fuoco dalla parte del motore: «Ho posizionato il triangolo sulla strada, ho preso un estintore che tengo nella mia vettura e mi sono parato davanti alle fiamme valutando se potessi fermare l’incendio, ma era già ben sviluppato. Così sono corso dall’altro lato del campo dove ho trovato altri ragazzi feriti e a pochi metri dal fuoco. Ho trascinato lontano uno dei due».
L’incendio intanto si propagava sempre più: «Il rogo ha divorato le piante e la macchina cominciava a esplodere in diversi punti. Ho cercato di portare via da lì l’altro ragazzo, ma le condizioni in cui eravamo non me lo rendevano possibile e l’ho spostato solo di qualche centimetro, rassicurandolo e standogli vicino. A quel punto ho sentito arrivare l’ambulanza: ho fatto un segnale con la pila per indicare ai sanitari dove eravamo». Senza Gianluca, con due ragazzi feriti vicini alla macchina che veniva divorata dalle fiamme e altri tre frastornati per lo schianto sarebbe potuta finire in tragedia.