Attività illecita della gestione dei rifiuti, il tribunale condanna Angelo Paparazzo
Latte di vernice, oli esausti, macerie e scarti di legno e ferrosi erano abbandonati da anni in via Menotti nella zona industriale tra Rho e Passirana
L'imprenditore nel corso degli anni ha stoccato decine di chilogrammi di rifiuti pericolosi di varie tipologie
L'attività di controllo partita nel 2017
Rifiuti pericolosi, e non, abbandonati da anni in via Ciro Menotti, nella zona industriale tra Rho e Passirana. Si è conclusa dopo 4 anni di indagini l'importante attività svolta dalla Polizia locale di Rho. Una attività che ha visto i giudici del tribunale di Milano condannare, nei giorni scorsi, Angelo Paparazzo, titolare della Scavil srl, alla pena di 3 anni, a 20mila euro di ammenda e al pagamento delle spese processuali. Paparazzo che dovrà anche versare più di 655mila euro al Comune di Rho incaricato dai Giudici del tribunale milanese alla pulizia dell'area.
Monitoraggio della zona e controlli con le telecamere
L'area, messa da diversi anni sotto sequestro dall'autorità giudiziaria, ha visto gli agenti della Polizia locale rhodense controllare ogni sacco di rifiuti abbandonato trovando prove che alla fine hanno tutte portato al titolare della Scavil Srl. Angelo Paparazzo che in alcuni fotogrammi è stato anche ripreso dalle telecamere intento a bruciare i rifiuti e cercare di spaccare con una mazza da baseball le telecamere stesse.
Rifiuti di ogni genere lasciati nell'area tra via Ciro Menotti e via Boiardo
Dalle latte di vernice alle macerie, dai pannelli di polistirolo ai fusti di olio esausti, da mobili smontati che con molta probabilità provenivano da traslochi a rifiuti di natura urbana come divani, frigoriferi. Chili e chili di rifiuti che nel luglio del 2019, dopo due anni di controllo hanno portato al sequestro dell'area emesso dal Tribunale di Milano
Sequestrati anche mezzi di proprietà dell'uomo
Non solo sequestro dell'area, nel corso delle indagini, i giudici del Tribunale di Milano hanno anche confiscato al titolare della Scavil Srl un autocarro, un mezzo cingolato, e un mini escavatore con il quale l'uomo spostava i vari rifiuti all'interno del capannone
L'aree era stata messa sotto sequestro ma l'imprenditore non rispettava le regole
Per quanto riguarda l’area di via Boiardo l'amministrazione comunale rhodense allora guidata dall'ex sindaco Pietro Romano aveva emesso due ordinanze ai danni del proprietario per lo smaltimento dei rifiuti. Ordinanze che non sono state rispettate. L'area è stata per anni sotto sequestro e l'amministrazione comunale che si era costituita parte civile al processo aveva anche attivato un servizio di vigilanza privata.
Le parole del comandante della Polizia locale Antonino Frisone
"Quella conclusasi con la condanna dell'imprenditore Paparazzo è stata una operazione importante cha abbiamo portato a termine anche grazie al contributo dei Carabinieri Forestali e agli agenti del Commissariato di Polizia di Rho-Pero - ha affermato il comandante della Polizia locale Antonino Frisone - Nei confronti dell'imprenditore c'erano 9 capi d'imputazione che sono stati riconosciuti dai Giudici del Tribunale. Una operazione resa ancora più difficile dal fatto che i vicini dell'uomo non hanno mai denunciato la situazione".
La soddisfazione del sindaco Andrea Orlandi
Soddisfazione, per l'importante risultato raggiunto, da parte del sindaco Andrea Orlandi "E' stata una vittoria su tutta le line - ha dichiarato il primo cittadino di Rho - la prima cosa che voglio fare è complimentarmi con gli agenti che hanno seguito passo passo la vicenda.