Assalto milionario a una ditta nel Bolognese, i banditi arrestati a Pero e Legnano
Il commando aveva preso di mira un'azienda logistica bloccando le vie d'accesso con sei mezzi rubati per impedire l'intervento delle forze dell'ordine.
Assaltano una ditta di logistica a Stiatico di San Giorgio di Piano, in provincia di Bologna, vengono arrestati a Pero e Legnano.
Arrestati a Pero e Legnano dopo un colpo milionario nel Bolognese
Si tratta di quattro persone (tre moldavi - di 41, 42 e 43 anni - e un ucraino di 30) finite in manette nella mattinata di martedì 19 dicembre. Ad arrestarli per furto aggravato in concorso sono stati i Carabinieri del Nucleo investigativo di Milano. Per altre tre (due moldavi di 31 e 32 anni e un romeno 53enne) è scattata la denuncia per lo stesso reato.
Tutti questi soggetti, pregiudicati, sono accusati di aver fatto parte del commando che nel cuore della notte tra lunedì 18 e martedì 19 dicembre ha messo a segno un colpo "da film" nella zona industriale di via Vinca a Stiatico di San Giorgio di Piano, ai danni di un’azienda operante nel settore della logistica.
Gli autori del reato avevano bloccato le vie adiacenti all’azienda con sei veicoli rubati, per impedire eventuali interventi di veicoli delle forze di polizia, e avevano poi sfondato con un furgone rubato uno degli accessi ai locali, dai quali avevano asportato materiale elettronico di vario genere per un valore complessivo di circa un milione di euro.
Uno dei banditi, investito da un complice, si era rivolto al Niguarda
I malviventi avevano poi fatto rientro nella provincia di Milano, trasportando a bordo dei veicoli rubati la merce asportata e si erano divisi, venendo poi bloccati a Pero e Legnano. La merce è stata interamente recuperata e i veicoli in uso alla banda sequestrati.
Uno degli arrestati, un 43enne moldavo, aveva poi fatto ricorso alle cure mediche dell'ospedale Niguarda di Milano poiché, durante le fasi del furto, era stato investito da un complice a bordo di uno dei furgoni rubati: medicato in Pronto soccorso, era stato dimesso con una prognosi di dieci giorni per escoriazioni varie. L'uomo è stato inoltre tratto in arresto in quanto colpito da due ordinanze di custodia cautelare in carcere per analoghi reati contro il patrimonio.
Tutti gli arrestati sono finiti in carcere a Milano a disposizione dell’autorità giudiziaria.