Arriva il Bonus Famiglia 2019 in Lombardia: dal 16 gennaio le domande

Un incentivo di 1500 euro per le famiglie in difficoltà.

Arriva il Bonus Famiglia 2019 in Lombardia: dal 16 gennaio le domande
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Dal 16 gennaio i genitori con i requisiti previsti potranno presentare domanda per ottenere il Bonus Famiglia 2019, che mette a disposizione un contributo di 1.500 euro per le famiglie in condizioni di vulnerabilità e fragilità, in cui la donna si trovi in stato di gravidanza, o in caso di adozione. Contributo che si moltiplica in base al numero di figli.

Arriva il Bonus Famiglia 2019 in Lombardia

Una agevolazione approvata lo scorso novembre in via sperimentale dalla Giunta della Regione Lombardia su proposta dell’assessore alle Politiche per la famiglia, Genitorialità e Pari opportunità Silvia Piani, con uno stanziamento complessivo di oltre 5,4 milioni di euro.

I nuovi requisiti di accesso, approvati, prevedono, in particolare, un valore Isee non superiore a 22.000 euro e residenza continuativa in Lombardia per un periodo di 5 anni; le famiglie devono inoltre trovarsi in quello che è stato definito “uno stato di vulnerabilità”. “Al fine di incrementare la platea dei beneficiari ed evitare sovrapposizioni di interventi – precisa Silvia Piani -, abbiamo previsto l’alternatività della misura rispetto ad analoghe iniziative comunali e statali”.

Come presentare la domanda

La domanda di contributo può essere presentata a partire da quando la gravidanza risulta documentabile, esclusivamente online, sulla piattaforma informativa Bandi online (indirizzo www.bandi.servizirl.it), a partire dalle 10 del 16 gennaio. Le richieste dovranno essere presentate previa registrazione o autenticazione attraverso il Sistema pubblico di identità digitale (Spid) o la Carta nazionale/regionale dei servizi (Cns, Crs), corredate dalla scheda di avvenuto colloquio per la valutazione dello stato di vulnerabilità.

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Il ruolo delle Ats

Il compito di istruire le domande, verificare i requisiti e liquidare i contributi nei limiti del budget assegnato, in collaborazione con la rete dei soggetti pubblici e privati (Comuni, Centri di Aiuto alla Vita, Consultori accreditati e a contratto) presenti nei diversi territori, è stato affidato alle Agenzia di tutela della salute, le Ats, ex Asl.

Le risorse sono state assegnate alle Ats, in base al numero di donne residenti, in età compresa tra i 15 e 49 anni, e al numero di nascite risultanti dall’ultimo dato Istat disponibile:

Bergamo: 615.903 euro
Brianza: 650.717 euro
Brescia: 638.750 euro
Insubria: 755.189 euro
Milano: 1.904.203 euro
Montagna: 175.034 euro
Pavia: 272.352 euro
Val Padana: 394.010 euro

“Le domande che soddisfano tutti i requisiti – conclude Silvia Piani – saranno finanziate sino ad esaurimento delle risorse, in base all’ordine di protocollo. Per l’erogazione del contributo è richiesta la sottoscrizione del progetto personalizzato redatto da un Consultorio di riferimento, con la condivisione degli Ambiti/Comuni o dei Centri di Aiuto alla Vita (Cav)”.

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