Arrestato in Svizzera Mirko Rosa: sui social sfidava i Carabinieri a trovarlo
Da alcuni giorni era fuggito dall'Italia per evitare di dover scontare la sua condanna.
Arrestato in Svizzera, dopo una breve latitanza, Mirko Rosa, ex re dei compro oro nel Legnanese. Sui social sfidava le forze dell’ordine a trovarlo, cercando di sviare le loro ricerche.
Arrestato in Svizzera dopo una breve latitanza
Appena il mandato di cattura è stato internazionalizzato, i Carabinieri lo hanno rintracciato e preso. Addosso, una pena residua di sei anni da scontare per sfilza di condanne per truffa, maltrattamenti in famiglia, lesioni personali, uccisione di animali, riciclaggio, pubblicazione arbitraria di atti di un procedimento penale, simulazione di reato e resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Nei mesi scorsi l’imprenditore 46enne dei compro oro era fuggito dall’Italia e si era spostato in diversi Paesi dell'Unione Europea, come emerso dalle rilevazioni delle forze dell’ordine, prima di trovare rifugio in territorio elvetico. Intanto, attraverso i suoi canali social, "sfidava" Carabinieri e Polizia a trovarlo, cercando di sviare le loro ricerche un post dopo l’altro. Un gioco a guardia e ladri che è durato il tempo di rendere internazionale il mandato di cattura.
Il 21 gennaio infatti i carabinieri del Reparto operativo – Nucleo investigativo del Comando provinciale di Varese avevano ricevuto dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio il provvedimento di esecuzione delle pene concorrenti a carico dell’uomo. Accertato che aveva già lasciato i patrii confini, i Carabinieri si sono messi sulle sue tracce monitorandone i movimenti per mezza Europa, fino al "rifugio" in Svizzera.
Un nascondiglio che ha tentato di dissimulare dai suoi social, dove postava anche video in cui oltraggiava le forze di polizia che lo stavano cercando "sfidandole" a trovarlo.
Come detto, la "caccia" è durata il tempo di svolgere le pratiche burocratiche: ottenuto il mandato d’arresto europeo il 46enne è stato rintracciato grazie alla collaborazione della divisione S.I.R.E.N.E. del Servizio per la Cooperazione internazionale di Polizia (Scip) che ha attivato le forze dell’ordine elvetiche. A quel punto, non è stato un problema per la Polizia Cantonale Svizzera raggiungerlo e arrestarlo, portandolo al carcere "la Farera" di Lugano in attesa dell’estradizione.
Inneggiamenti all’Albania e al Kanun
Nei suoi video e post sui social, oltre alle provocazioni e insulti alle forze dell’ordine, l’imprenditore inneggiava lo stato albanese e il Kanun, il codice orale di diritto consuetudinario albanese che disciplina onore, giuramento e vendetta.
Le indagini proseguono
Non è detto che finisca tutto qui: le indagini infatti proseguono per ricostruire il circuito di relazioni internazionali del 46enne e accertare quindi eventuali responsabilità di chi potrebbe averlo aiutato nella latitanza, durata pochi giorni.