la denuncia dell'onorevole de corato

Ancora aggressioni alle guardie giudiziarie nel carcere di Bollate

«Tre giorni fa, nel carcere di Bollate, si sono verificate le ennesime aggressioni fisiche avvenute questa volta ai danni di un Assistente Capo"

Ancora aggressioni alle guardie giudiziarie nel carcere di Bollate
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Intervento dell'onorevole di Fratelli d'Italia, Riccardo De Corato, sulle aggressioni avvenute in carcere a Bollate nei confronti delle guardie carcerarie.

Ancora aggressioni alle guardie di carcere: l'intervento di De Corato

«Tre giorni fa, nel carcere di Bollate, si sono verificate le ennesime aggressioni fisiche avvenute questa volta ai danni di un Assistente Capo, un Sovrintendente Capo ed un Ispettore del Corpo di Polizia Penitenziaria. Sono anni che denuncio la situazione allarmante e preoccupante nelle carceri italiane, soprattutto quelle milanesi e lombarde, ma fino ad un anno fa nessuno ha mai preso seri provvedimenti al riguardo. Dal 2020, nell’Istituto di Bollate che è sempre stato per "detenuti modello", è cambiato tutto. Nel suddetto carcere, infatti, che è per sola custodia e trattamento avanzato, per poterci entrare occorrono determinati requisiti come ad esempio una lunga pena o pene solo definitive, oppure detenuti che non siano tossicodipendenti. Ultimamente, invece, tali requisiti non sono più stati rispettati e a Bollate arrivano diversi arrestati, come per esempio con violenza sessuale, che in 20 anni non erano mai stati portati in quel Istituto. Per non parlare poi della carenza di personale che a Bollate rappresenta un serio problema. Il nostro Governo, nelle scorse settimane, ha stanziato 166 milioni di euro che investirà negli Istituti Penitenziari, tra cui anche Bollate, dando un vero e proprio segnale di sostegno. Visto e considerato che i baschi azzurri, per troppi anni, sono stati completamente ignorati e dimenticati occorreva e occorre ancora fare di più. Uno dei maggiori problemi che gli agenti di Polizia Penitenziaria sono costretti a subire, è il fatto che hanno spesso e volentieri a che fare con detenuti con disturbi psichiatrici. Il 31 marzo 2015 sono stati definitivamente chiusi gli ospedali psichiatrici e, i detenuti con particolari problemi e difficoltà, attraverso la legge 81/2014, sarebbero dovuti andare nei reparti delle Residente per l’esecuzione delle misure di sicurezza (REMS). Questi ultimi, però, non sono stati aperti e, i soggetti di difficilissima gestione, finiscono puntualmente nelle carceri comuni (tra cui anche Bollate che non è completamente organizzato per supportare e assistere queste persone) dove si accaniscono e aggrediscono i poveri agenti penitenziari senza particolari motivi. Tali soggetti, inoltre, spesso e volentieri creano diverbi e liti anche con altri detenuti, stravolgendo e mettendo in difficoltà l’intero sistema penitenziario. A tal proposito presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro Nordio affinché si interessi e provi a risolvere questa delicata situazione che i baschi azzurri, da anni, continuano a subire».

Così l’On. di Fratelli d’Italia, ex vice Sindaco delle Giunte di Centrodestra milanesi, Vicepresidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera e membro della Commissione d’inchiesta alla Camera sulla Sicurezza e sul degrado delle Periferie in Italia, Riccardo De Corato, sulle aggressioni nei confronti degli Agenti di Polizia Penitenziaria avvenute giovedì 9 Novembre all’interno del Carcere di Bollate.

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