Corbetta

Amici dei mici senza rifugio: "Non partecipiamo al bando, ecco perchè"

Condizioni impossibili per l'associazione che ora resta senza una casa

Amici dei mici senza rifugio: "Non partecipiamo al bando, ecco perchè"
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Amici dei mici non ha partecipato al bando dell’oasi felina comunale. Annuncio amaro quello delle volontarie guidate da Cristina Bottini, impegnate a smantellare il rifugio abusivo di Soriano, dopo lo sfratto (prorogato) e senza avere una soluzione alternativa.

Amici dei mici senza rifugio: "Non partecipiamo al bando, ecco perchè"

«Nei lunghi anni di attività noi volontari abbiamo imparato tanto nel gestire i gatti abbandonati – spiegano - Purtroppo affrontare e gestire il bando del Comune di Corbetta necessita di capacità decisamente più specifiche nell’ambito dell’amministrazione e nella relazione con le pubbliche amministrazioni, competenze tecniche che mancano alla nostra piccola associazione. Motivo per cui abbiamo deciso di non presentare alcuna offerta. Auspichiamo che associazioni più grandi e strutturate della nostra siano in grado di raccogliere questa sfida che con onestà decidiamo di non affrontare». Scelta sofferta, dettata anche da un investimento, a carico del vincitore del bando, che la piccola realtà corbettese non avrebbe potuto sostenere, nonostante il contributo, a consuntivo, promesso dal Comune.

Volontarie disperate

A vuoto anche la ricerca di una nuova sistemazione: «Le Amministrazioni comunali, come previsto dalla legge, dovrebbero realizzare spazi per la gestione degli animali del territorio o convenzionarsi con strutture già esistenti. Le associazioni di volontari sopperiscono a tali mancanze», spiegano le volontarie, disperate, che chiedono ai cittadini di battersi nei propri Comuni per avere risposte. «Da oltre 10 anni chiediamo di poter avere uno spazio autorizzato dove svolgere le attività – precisano - Ci siamo rivolti a chiunque. L’onorevole Brambilla e il suo staff non hanno mai risposto alle richieste di aiuto. I Comuni del territorio sono stati tutti interpellati, la maggior parte non ha trovato neanche il tempo per una risposta negativa. Spazi comunali quindi non ce ne sono. Nei terreni agricoli non si può né costruire né recintare. Le proprietà immobiliari che potrebbero andare bene per creare un’Oasi/rifugio hanno delle quotazioni non accessibili per una piccola associazione». Alla vicenda si era interessato anche il consigliere comunale Gianluca Comazzi, oggi anche coordinatore di Forza Italia Corbetta, critico con il bando del Comune: «Nessuna associazione ha al forza di un simile investimento – ha detto – Lo sfratto? Mi chiedo come mai nessuno intervenga sul vicino campo rom abusivo».

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