Amatori del ballo da sala a tu per tu con la campionessa a Cinisello

Per 26 coppie da Milanese e Brianza una giornata speciale con la leggenda Alessia Betti.

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E’ stato un pomeriggio davvero speciale, quello vissuto da ventiquattro coppie brianzole e milanesi, amatori del ballo da sala, sabato pomeriggio, 22 settembre 2018.

Amatori del ballo da sala, emozione pura

Provate a immaginare: amatori per i quali il ballo da sala è diventato una vera passione (la maggior parte ha mosso i primi passi non molto tempo fa, altri hanno da poco iniziato a misurarsi con le prime competizioni) per alcune ore gomito a gomito con una vera leggenda, la sei volte campionessa mondiale delle danze standard Alessia Betti. Emozione pura. Ma anche un’occasione per provare a carpire e far proprio qualche “segreto” da una delle massime professioniste del settore.

Dalla Toscana… con furore

Un’occasione unica, insomma, anche considerando che per Alessia Betti è stata in assoluto la prima lezione di questo genere. La 40enne campionessa toscana, infatti, da quando dieci anni fa ha lasciato le competizioni, s’è sempre dedicata alla formazione di ballerini professionisti ai massimi livelli oltre a ricoprire il ruolo di giudice in gare internazionali. A portarla a Cinisello Balsamo ci ha pensato il monzese Luca Marzi (quest’anno vincitore con la compagna Sonia Febbraro del campionato europeo di danze standard in Inghilterra), manager della sala Eureka Dance di via Fratelli Gracchi.

Alessia Betti in una performance di qualche anno fa con lo storico partner Mirko Gozzoli:

Da Cinisello, Cassago, Cusago e Dairago

E a rispondere all’invito sono stati i corsisti delle principali scuole di danza del Nord Milano: 6 le coppie di allievi dei maestri Stefania Colosimo e Mario Maccallini (Danza Libre, Cinisello), 11 gli studenti di Annamaria Pandolfi e Roberto Brunelli (Mirò Dance, Cassago Brianza), 7 le coppie seguite da Alberto Gardin (Balla in coppia, Cusano Milanino) e un’altra da Cesare Scaramozzino e Silvia Bienati (presso Angeli sulle punte, a Dairago, vicino a Legnano).

Con la gente comune

Un pomeriggio con la gente comune rivelatosi un’esperienza particolare anche per la professionista:

“Il patrimonio qualitativo della danza dev’essere universale – ha confidato Alessia Betti – e deve poter arrivare a chi ama la danza a qualsiasi livello. Quello del ballo è un mondo meraviglioso e un’autentica scoperta, quando ci entri”.

Un progetto accademico inedito, quello sviluppato da Alessia con Luca Marzi, che di recente ha anche ideato il format “Io ballo da sola”, ingaggiando un team di trainer per dar modo di imparare anche a donne single, che almeno sulla pista non hanno un compagno per poter frequentare corsi.

“La spinta è verso cose sempre nuove – ha spiegato Marzi – E’ stupendo dare a coppie che stanno imparando o che stanno iniziando a fare gare la possibilità di imparare da quella che personalmente considero la più grande ballerina italiana di tutti i tempi, nelle danze standard. Con Alessia collaboriamo da tempo in un’associazione, UpDance, che si occupa della formazione di professionisti di alto livello e questo progetto in collaborazione con Eureka è la sintesi perfetta fra il mondo dei pro e quello del sociale”.

Dal divertimento allo sport

Five steps” il nome del progetto, cinque incontri ai quali prenderanno parte come insegnanti, oltre ad Alessia Betti, anche Francesca Mariani, docente all’Eureka di Cinisello, e il varesino Carlo Pozzoni, della scuola Art Dance.

“Chi si avvicina alla danza lo fa in genere da una prospettiva sociale o ludica, il più delle volte – hanno spiegato i due maestri – ed è una sorpresa poter entrare a poco a poco in contatto con un approccio più sportivo, ovvero evoluto e impegnativo”.

Un momento di confronto apprezzato anche dai maestri delle scuole del Nord Milano, che così cominciano a “fare rete”:

“Per i nostri allievi è stata l’occasione per catturare punti di vista diversi, ma ha dato anche forza al nostro lavoro: risentire in una chiave diversa una pluricampionessa che ribadisce ciò che cerchiamo di veicolare ogni giorno durante le nostre lezioni, è stato davvero importante”, hanno concluso all’unisono.

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