Al via Smartland, otto tappe per scoprire la Lombardia del futuro
Otto tappe per conoscere il "Sistema Lombardia" che ha portato la regione ad essere la locomotiva del Paese.
Parte da Castellanza mercoledì l’iniziativa “Smartland. La Lombardia del futuro”, presentata dal presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana insieme ai presidenti di Confindustria Lombardia, Marco Bonometti, e di Fondazione Fiera Milano, Enrico Pazzali con il Direttore del Sole 24 Ore Fabio Tamburini.
Smartland, un viaggio nelle eccellenze lombarde
Un roadshow di otto tappe nei capoluoghi della Regione per festeggiare i 20 anni della sua istituzione, alla scoperta dell’eccellenza lombarda e alla ricerca delle best practice di ogni territorio per costruire il futuro. Questa è “Smartland. La Lombardia del futuro“, che avrà il via il 29 gennaio dalla Liuc di Castellanza per il territorio di Varese e dell’Altomilanese, uno dei maggiori distretti mondiali dell’aerospazio ma con specializzazioni che vanno dalla chimica alla gomma-plastica, dalla meccanica ai macchinari e dall’alimentare alle calzature. Durante il tour, saranno messi di luce di volta in volta temi di attualità, per scoprire e imparare dalle storie delle “eccellenze del territorio” come competere sul mercato globale: ricerca e innovazione, digital transformation, nuovi saperi, modelli di economia sostenibile e replicabili, connessioni tra le filiere territoriali, export e internazionalizzazione, semplificazione, lavori del futuro, bandi di concorso.
Lombardia locomotiva del paese
La Lombardia è già oggi più che mai motore e locomotiva dell’intero Paese. Al netto di regionalismi, lo dimostrano i dati: 511 start-up nel corso del 2019 hanno iniziato la propria attività in Lombardia, quasi la metà del dato totale italiano che vede 1.127 nuove realtà imprenditoriali. Guardando ai brevetti per invenzioni industriali, all’ombra della Madonnina si contano 3253 registrazioni, il 32% del totale nazionale nel 2019.
Innovazione e futuro
Il tema dell’innovazione si lega poi a quello della ricerca e dello sviluppo. Il 58,6% delle aziende svolge attività di ricerca e il 61% presenta innovazione di prodotto o processo, dato che porta la Lombardia ad essere prima regione in Italia su questa voce, con una spesa per il settore R&D da parte dell’industria di 7,9 miliardi (il 26% del totale Italia). Altro settore trainante è quello della green economy: le imprese lombarde che investono in tecnologie green sono 77.691, con ben 137.097 lavori green creati nel 2019. Delle 531 imprese eccellenti per bilancio e sostenibilità identificate nel premio Best Performance Award della Sda Bocconi, ben 197 sono lombarde. Determinante il peso di Milano, che da sola presenta in classifica 62 aziende, anche se a superare la doppia cifra sono anche altre province: Bergamo, Brescia, Lecco, Monza-Brianza e Varese.
“Siamo punto di riferimento del Paese”
Un primato che il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana sottolinea con forza:
“La Lombardia è punto di riferimento nel nostro Paese e unica realtà italiana in grado di competere realmente sulla scena internazionale. Nell’anno in cui celebreremo i 50 anni della nascita della Istituzione regionale – prosegue il governatore – vogliamo proiettarci verso nuovi traguardi attraverso una riflessione strategica sul ruolo di una Regione come la Lombardia. L’occasione è Smartland, iniziativa che sosteniamo con convinzione mettendo a disposizione la nostra volontà di sperimentare, innovare, crescere, lavorando ogni giorno per il futuro. L’obiettivo a fine percorso – conclude – sarà un evento in cui troveranno sintesi le esperienze raccolte durante il ‘viaggio’ e, ne sono certo, riusciremo a mettere nero su bianco un piano strategico condiviso che guarda ai prossimi 30 anni. Un vero e proprio ‘libro bianco’ sul futuro di una Regione che si mette a disposizione del Paese”.
Contrastare la cultura anti industriale col Sistema Lombardia
Obbiettivo di Smartland non è solo raccontare l’eccellenza dell’industria lombarda ma anche riscoprire un volto positivo dell’industria, in un periodo storico-politico in cui viene spesso dimenticato come ricorda Marco Bonometti, presidente di Confindustria Lombardia:
“Viviamo una fase storico-politica in cui c’è forte bisogno di un racconto positivo dell’industria italiana che contrasti la cultura anti industriale che permea la nostra società, a partire dai livelli più alti della politica e delle istituzioni. Lo faremo mostrando l’innovazione, la sostenibilità e l’attitudine al cambiamento delle imprese lombarde. Le industrie della Lombardia vogliono presentare alla società le loro eccellenze, frutto della passione e del sacrificio di tutte le donne e gli uomini che lavorano nelle fabbriche. In secondo luogo, c’è una forte volontà da parte delle imprese, di concerto con le istituzioni regionali, di raccontare un modello caratterizzato da istituzioni, attori economici e università che lavorano in sinergia per il bene comune e il benessere di tutti i territori. Un modus operandi che farebbe bene anche al resto del Paese. Vogliamo far capire al Paese che il modello “Sistema Lombardia” deve essere un riferimento che ha dato esiti positivi in termini di crescita e sviluppo. Abbiamo dimostrato nei fatti che mettendo al centro delle politiche regionali l’impresa e il suo territorio, puntando sulla competitività delle imprese e del sistema, si possono vincere le sfide globali”.
Il ruolo di Fiera Milano
E il Sistema Lombardia vince anche grazie a realtà come Fiera Milano, come sottolinea Il Presidente di Fondazione Fiera Milano Enrico Pazzali:
“Nel 1920 la prima Fiera di Milano dava vita a quella che, soprattutto per le PMI, è diventata una vetrina indispensabile per la promozione dei propri prodotti e del proprio ingegno creativo. Cento anni durante i quali Fiera Milano è diventata un efficace strumento di politica industriale e territoriale per tutte quelle realtà che non avrebbero altrimenti le risorse interne per poter emergere anche nei mercati internazionali. ‘Futuro e Innovazione’ sono le parole d’ordine che da sempre contraddistinguono l’operato di quanti espongono nei nostri padiglioni – spiega Pazzali -. Anche nel corso del 2019, infatti, innovazione ed esportazione hanno contraddistinto l’operato dei nostri espositori, con dati che superano di gran lunga le medie nazionali settoriali rilevate dall’ISTAT. Ben il 92% di quanti operano a Fiera Milano dichiara di esportare beni e servizi contro una media del 25% a livello italiano; mentre l’84% dichiara di impegnarsi in progetti innovativi, a differenza del 46% delle aziende italiane”.
Un viaggio per far ripartire l’Italia
Il Direttore del Sole 24 Ore Fabio Tamburini aggiunge:
“Dal numero di brevetti ai fondi Horizon2020 conquistati dalle imprese; dalla spesa in ricerca allo scatto verso l’alto delle università nelle classifiche internazionali si conferma il primato lombardo. Regione che dal 2000 ad oggi ha saputo far lievitare il proprio export di 55 miliardi di euro, arrivando al 27% del totale nazionale. Sono dati importanti perché certificano che se l’Italia, guardando i numeri complessivi, è ferma e sembra un Paese in cui non ci sono le condizioni per crescere, ha invece possibilità straordinarie in alcuni territori che fanno da traino e che possono proporre ad altre aree un modello di innovazione e sviluppo da seguire. Ma, anche in Lombardia, non tutti i territori sono uguali. Alcuni marciano spediti, altri hanno bisogno di maggior crescita. È per questo che nasce il roadshow Smartland, che parte da Varese per arrivare a Milano: siamo convinti che è necessario raccontare le positività di questa regione, i suoi casi di successo e di eccellenza, per contribuire sia ad avviare quel meccanismo virtuoso di cui tutto il Paese ha bisogno sia per dare la spinta necessaria a quelle aree della Lombardia che ne hanno bisogno“.
Gli altri appuntamenti
Dopo Castellanza, il tour di “Smartland. La Lombardia del futuro” si sposterà a Mantova (25 febbraio), Brescia (18 marzo), Lecco-Como-Sondrio (22 aprile), Cremona (13 maggio), Bergamo (8 luglio), Pavia (16 settembre), per chiudere con Milano/Monza/Lodi il 26 ottobre.