Sciopero

Al Marcora fa troppo freddo, gli studenti protestano

Ieri mattina, mercoledì, i caloriferi dell'istituto superiore di Inveruno erano gelidi. I ragazzi lamentano criticità anche nei bagni.

Al Marcora fa troppo freddo, gli studenti protestano
Pubblicato:

Il riscaldamento va in tilt, le aule sono fredde e gli studenti non entrano in classe.

Termosifoni spenti, studenti assenti per protesta

Ieri, mercoledì 22 novembre, è andata in scena la protesta degli studenti all’Iis Marcora di Inveruno. Allo sciopero indetto per sottolineare la situazione di disagio hanno aderito in moltissimi, su 600 studenti ne sono entrati in classe solo una quarantina.

Ieri, mercoledì, i caloriferi erano gelidi

All’accensione la caldaia non aveva dato problemi ma qualche giorno fa i caloriferi hanno cominciato a raffreddarsi fino a essere completamente gelidi mercoledì. Impossibile stare seduti al freddo a fare lezione e così mercoledì è scattata la protesta che si è protratta anche nei giorni successivi.

Oltre alla caldaia, c'è il problema dei bagni

La caldaia non è l’unico problema, i ragazzi lamentano forti criticità anche nei bagni di tutto l’istituto e nei laboratori. Un bagno in particolare è praticamente inagibile perché ha il soffitto rovinato dall’umidità con evidenti segni di muffa e gli sciacquoni non funzionano. I ragazzi chiedono la risoluzione del problema del riscaldamento e che si presti attenzione anche alle criticità dei bagni, presenti da tempo, e di alcune aule dove ci sono muri scrostati.

"Città metropolitana interverrà a breve"

Tutte situazioni note al dirigente scolastico Antonio Zito che ha allertato gli uffici preposti di Città metropolitana, ente competente per la scuola superiore.
Zito ha spiegato:

"I tecnici avevano già riparato la caldaia, purtroppo si è verificato un nuovo problema e interverranno a breve. Città metropolitana ha già fatto un importante intervento di eliminazione delle cause di risalita di umidità nelle parti più ammalorate dell’istituto e ora si sta sistemando la copertura del tetto dell’area dei laboratori dove, in occasione di importanti temporali, si allagava una parte del corridoio".

Seguici sui nostri canali