Polizia di Stato

Aggredì i passanti gridando "Allah Akbar", egiziano espulso dall'Italia

Il 33enne, che abitava a Legnano, è stato accompagnato sull'aereo per il rimpatrio nel suo Paese.

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Espulso dall'Italia il 33enne egiziano domiciliato a Legnano che lo scorso ottobre era balzato agli onori della cronaca per essersi scagliato contro tre passanti in viale Monza a Milano brandendo il Corano e urlando "Allah akbar" ("Dio è il più grande").

Espulso l'egiziano che aveva aggredito tre passanti a Milano

A eseguire il provvedimento decretato dal prefetto sono stati gli agenti della Polizia di Stato, che su disposizione del questore Giuseppe Petronzi hanno effettuato l'accompagnamento coattivo in frontiera nel pomeriggio di ieri, mercoledì 3 gennaio.
Il 14 ottobre 2023, verso le  14.30, gli agenti delle volanti furono inviati dalla Centrale operativa della Questura milanese in viale Monza dove era stato segnalato un uomo che, in tunica grigia, aggrediva i passanti senza alcun motivo apparente. A pochi giorni dai gravi fatti occorsi in Israele, con un’attenzione particolarmente alta nel controllo del territorio, i poliziotti, giunti immediatamente all’incrocio tra viale Monza e via Vipacco, avevano visto e subito bloccato il 33enne che impugnava il Corano, impedendo di fatto ogni peggiore conseguenza: caricato a bordo della volante, l'uomo, in stato di agitazione, aveva continuato a urlare agli agenti "Siete miscredenti, ebrei, dovete rendere conto a Dio".

Il 33enne urlava "Allah è grande, oggi muoiono tutti"

Subito dopo, i poliziotti erano stati avvicinati da alcune persone che avevano riferito loro di essere state aggredite dall'individuo fermato: tra questi un cittadino ecuadoriano di 44 anni che, mentre stava percorrendo via Pindaro in direzione viale Monza, era stato raggiunto dall’egiziano che gli aveva chiesto un accendino per la sigaretta; alla risposta negativa, il 33enne lo aveva strattonato alle spalle afferrandogli lo zaino e facendolo cadere rovinosamente sul selciato per poi trascinarlo per alcuni metri, prima di colpirlo con calci e pugni, urlando nel contempo reiteratamente sia in italiano che in arabo "Allah è grande, oggi muoiono tutti, Allah akbar". La vittima, nel tentativo di difendersi, era stata anche morsa alla mano e alla testa prima di venire soccorso da una persona che aveva assistito alla scena.

"Monotematico orientamento di ostilità verso l’Occidente"

L’uomo arrestato, che in quell’occasione aveva aggredito anche altri due cittadini, dopo aver sputato verso gli agenti e tentato di colpire con la nuca reiteratamente il poggiatesta posteriore e il plexiglas di separazione dell'abitacolo della volante, veniva portato in ambulanza - da operatori sanitari da lui definiti infedeli - all’ospedale Policlinico in forte stato di agitazione dove, al termine di consulto psichiatrico, gli veniva riscontrato "un monotematico orientamento di ostilità verso l’Occidente".

Gli agenti della Digos avevano perquisito la sua casa a Legnano

Nell'occasione, gli agenti della Digos milanese hanno anche effettuato una perquisizione nell'appartamento di Legnano dove abitava il 33enne che, da una verifica in banca dati, è risultato avere precedenti di polizia quali, tra gli altri, il fermo per associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Ieri pomeriggio è stato accompagnato sull'aereo per il rimpatrio

Il 30 dicembre la misura cautelare in carcere a San Vittore, dove il 33enne egiziano si trovava, è stata sostituita con il divieto di dimora nel comune di Milano e l’aggressore è stato messo a disposizione dell’Ufficio Immigrazione della Questura che nel pomeriggio di ieri ha provveduto al suo rimpatrio in Egitto, con gli agenti che lo hanno condotto fin sull'aereo.

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