Addio a Giulio Maggioni, ex sindaco e albergatore
Ha fatto la storia del paese, contribuendo in modo decisivo al suo sviluppo nel corso del Novecento
E' morto nel pomeriggio di oggi Giulio Maggioni, 93 anni, ex sindaco di Pregnana Milanese per diversi mandati, proprietario dell'Hotel Monica.
Addio a Giulio Maggioni
Maggioni è spirato nel pomeriggio di oggi, circondato dall'affetto dei suoi cari. I funerali sono programmati per la mattina di martedì, alle ore 10, nella chiesa parrocchiale di Pregnana. Un paese a cui, sia in veste di politico e amministratore, sia in veste di imprenditore, ha dato moltissimo, contribuendo in modo decisivo al suo sviluppo nel corso di diversi decenni.
L'impegno politico e l'incontro con Olivetti
"Un uomo cresciuto nei valori cristiani della propria Parrocchia e in quelli politici e sociali della Democrazia Cristiana. Una vita privata che si è intrecciata con quella pubblica. E’ stato sindaco del suo paese per più mandati: dal 1956 al 1970, dal 1985 al 1989 e nel 1989/1991. Le opere realizzate testimoniano il suo impegno per la comunità cresciuta in quegli anni nelle professioni e nel lavoro nelle numerose società che arrivarono e aprirono attività in questo luogo tra la ferrovia Rho-Gallarate e l’autostrada Milano- Torino" lo dipinge nel libro biografia a lui dedicato lo storico e cronista Giancarlo Villa. "L’incontro con la famiglia Olivetti di Ivrea, tramite un annuncio economico apparso sul «Corriere della Sera» nel 1962, cambiò la sua vita e lo portò a fondare l’«Hotel Monica» quale foresteria dei tecnici del «Laboratorio di Informatica» aperto a Pregnana Milanese dagli Olivetti. Nell’«Associazione Albergatori» Giulio Maggioni ha dato molto a livello provinciale di cui fu vice presidente e nella giunta nazionale a Roma. Filantropo con tante famiglie locali e del territorio, ma anche con missionari nel mondo, Giulio Maggioni è stato uno dei fondatori del «Lions Club Rho» e del «Lions Club Rho Fiera». Si è conquistato il titolo di «cittadino del mondo» grazie ai suoi viaggi , tra cui un giro del mondo in soli trentacinque giorni".