Accusata di maltrattamenti dai genitori, la maestra viene assolta in Tribunale
Le testimonianze delle colleghe e di chi la conosceva sono state fondamentali per scagionarla
Era andata a processo per l’accusa più infamante che una maestra o un’educatrice potesse ricevere: maltrattamenti nei confronti dei suoi bambini, una classe della scuola dell'infazia Collodi di Baranzate. "Per lei l’incubo è finito", afferma il suo legale Enrico Natale Colombo: è stata assolta in formula piena.
Le terribili accuse
Una storia che era finita nel sottobosco delle faccende scolastiche, tra le dicerie dei genitori e le porte chiuse delle maestre.
"L’incubo", proprio come lo descrive il suo avvocato è iniziato nel 2017. La maestra prestava servizio alla scuola dell’infanzia Collodi e si trovava agli ultimi anni di lavoro prima di raggiungere la meritata pensione. Una maestra rigida, talvolta un po’ severa, come ce l’abbiamo avuta tutti. Ma alcuni genitori, nel suo comportamento hanno letto qualcosa in più.
I genitori si sono rivolti ai Carabinieri
Le paure di alcune mamme e papà si sono riversate nella Tenenza di Bollate, dove hanno chiesto ai Carabinieri cosa poter fare nel caso in cui sospettassero dei maltrattamenti da parte della maestra sui propri figli.
Una questione spinosa, molto delicata, che ha portato ad installare per la durata di tre mesi delle telecamere all’interno della struttura educativa.
Installate telecamere alla Collodi
"Nessun bambino aveva lividi o segni di maltrattamenti - ha continuato il legale dell’educatrice - Le indagini sono iniziate perché i genitori, sebbene penso in buona fede, temevano che i loro figli fossero maltrattati in classe".
L’indagine è caduta come un fulmine a ciel sereno per l’educatrice, ormai 70enne in pensione, che ha dovuto affrontare il processo.
"Dalle telecamere non è emerso nulla - ha spiegato Colombo - Però la maestra si è comunque dovuta difendere in tribunale dalle accuse. Tutte le sue colleghe, il preside, erano dalla sua parte".
Testimonianze delle colleghe fondamentali per confermare la sua innocenza
Evidentemente le testimonianze delle colleghe e di chi la conosceva sono bastate per scagionarla, per lo meno dall’accusa di maltrattamenti. Per quando riguarda, poi, la sua professione e la sua sfera personale, risultano ancora molto segnate dal fatto:
"Per lei è stato un incubo - ha continuato il legale - É andata in pensione non appena è successo, ma ora è stata assolta in formula piena perché totalmente estranea ai fatti".