Accoltella il padre per difendere la madre. E’ successo nel pomeriggio di oggi, martedì pochi minuti prima delle 18 in un appartamento di Vanzago, nella frazione di Mantegazza. «L’ho accoltellato, l’ho fatto per difendere mia madre». Questo quanto un ragazzo di 20 anni ha riferito ai Carabinieri della Compagnia di Legnano intervenuti in via Perosi al civico 27
Il giovane ha aspettato i militari all’interno dell’abitazione, il padre sanguinante a terra con ferite al torace e alla schiena
Il giovane ha aspettato i militari all’interno dell’abitazione, una villetta situata all’interno di un complesso residenziale al confine con il comune di Pregnana Milanese. Il padre, 52 anni, a terra sanguinante ferito al torace e alla schiena e ora ricoverato in fin di vita all’ospedale di Legnano
Nella villetta di Mantegazza c’erano anche il fratello maggiore
Nell’appartamento oltre al fratello maggiore, trentenne, che ha assistito alla lite, c’è anche la donna. L’uomo viene subito soccorso dal personale del 118, sul posto l’automedica, i volontari dell’ambulanza di Arluno e l’elisoccorso con il personale medico dell’ospedale di Niguarda.
Durante i soccorsi l’uomo è sempre stato cosciente, ma le sue condizioni sono considerate dai medici molto gravi
Durante le operazioni di soccorso l’uomo è sempre stato cosciente, ma le sue condizioni sono considerate dai medici molto gravi e l’uomo sarebbe ancora in pericolo di vita. I militari della compagnia di Legnano, una volta che l’uomo è stato trasportato in elicottero al nosocomio legnanese hanno ascoltato la donna e il più grande dei due figli per provare a ricostruire quanto successo e per verificare se davvero i fendenti che il 20enne ha inferto al genitore durante la lite siano stati una reazione a un’aggressione da parte della vittima nei confronti della moglie.
L’uomo, titolare di una agenzia di buttafuori, era stato dimesso da pochi giorni dall’ospedale
Il 52enne titolare di un’agenzia di buttafuori secondo il racconto fatto ai carabinieri dagli altri componenti della famiglia avrebbe una storia di dipendenza dagli stupefacenti. Di recente, sarebbe stato dimesso dall’ospedale di Garbagnate Milanese dopo essere stato ricoverato per tre settimane a seguito di un trattamento sanitario obbligatorio.
La posizione del giovane al vaglio degli inquirenti
Il figlio minore è stato accompagnato dai militari in caserma, a Legnano, per gli accertamenti del caso e per chiarire la dinamica esatta di quanto avvenuto. La sua posizione è ora al vaglio degli inquirenti.