il processo

A ottobre si torna in aula per l’omicidio di Marco Magagna

Ad aprile scorso, i giudici del tribunale del Riesame di Milano avevano riportato la condotta tenuta dalla 34enne (che aveva confessato immediatamente) alla sua qualificazione originaria

A ottobre si torna in aula per l’omicidio di Marco Magagna

Primi testi a metà ottobre nel processo in Corte d’Assise a Stella Boggio, la 34enne a giudizio per l’omicidio del compagno Marco Magagna, ucciso tra il 6 e il 7 gennaio scorsi nella mansarda di via Tonale, a Bovisio Masciago, dove la coppia conviveva di fatto.

A ottobre si torna in aula per l’omicidio di Marco Magagna

L’istruttoria dovrebbe entrare nel vivo alla prossima udienza, dopo che, alla prima udienza di mercoledì 17 settembre, i giudici di corte d’assise presieduta dal giudice Stefania Donadeo hanno respinto la richiesta di rito abbreviato avanzata (nuovamente) dalla difesa, che mira a sostenere la testi dell’eccesso colposo di legittima difesa, mentre nei confronti della donna di Limbiate, dove attualmente si trova agli arresti domiciliari, il reato contestato dal pm Alessio Rinaldi è quello di omicidio aggravato (con dolo eventuale) dal legame affettivo con la vittima, che era stata accoltellata con una violenta coltellata al cuore nel corso di una lite.

Ad aprile scorso, i giudici del tribunale del Riesame di Milano avevano riportato la condotta tenuta dalla 34enne (che aveva confessato immediatamente) alla sua qualificazione originaria, ossia quella dell’omicidio volontario (dopo un primo riconoscimento della legittima difesa), riconoscendo però come adeguata, in base alle esigenze cautelari, la misura degli arresti domiciliari stabilita dal gip dopo la convalida dell’arresto. La donna, che secondo i giudici ha agito con «furia elevata», aveva visto cadere in quella fase l’ipotesi della legittima difesa che ora i suoi difensori sono pronti a sostenere.