X Factory, un progetto per attivare i talenti dei giovani che non studiano né lavorano
A Legnano i neet sono sette su cento tra i 15 e i 29 anni.
Un progetto per intercettare i giovani che non studiano né lavorano (i cosiddetti neet) e attivarne le capacità. Si chiama X Factory e ha preso il via a Legnano.
X Factory, avviato il progetto per intercettare, ingaggiare e attivare i talenti dei neet
Il Comune ha partecipato, con X Factory, a un avviso pubblico di Anci ottenendo un finanziamento di 118.500 euro a valere sul Fondo per le politiche giovanili (anni 2020- 2021) dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche giovanili e del Servizio civile universale. L’importo complessivo del progetto, 149.375 euro, sarà completato da un co-finanziamento locale di 3.875 euro. I partner del Comune di Legnano nel progetto, individuati a seguito di manifestazione di interesse, sono la Città metropolitana di Milano, le cooperative sociali onlus Albatros, Stripes, Età Insieme, Energicamente, l'Associazione Lavoro e Integrazione onlus, l'associazione Ciofs-Fp (Centro italiano opere femminili salesiane-Formazione professionale) Lombardia, parrocchia Santa Teresa del Bambin Gesù, Organizzazione di volontariato Santi Domenico e Magno.
"Una fascia di popolazione sempre più numerosa, ma ancora difficile da individuare"
Spiega Guido Bragato assessore alle Politiche giovanili:
"Il bando promosso da Anci costituiva un’occasione da non perdere per diverse ragioni. In primo luogo, ovviamente, per l’oggetto dell’intervento, che individua i suoi beneficiari in una fascia di popolazione purtroppo sempre più numerosa, ma ancora difficile da individuare e, di conseguenza, da coinvolgere. L’entità del finanziamento, inoltre, ci ha permesso di progettare un intervento significativo, con una nutrita rete di partner e soluzioni innovative. Non da ultimo, il percorso proposto da Anci ha garantito una formazione specifica sul tema al personale comunale, un’occasione di crescita professionale legata a un fenomeno complesso che dobbiamo attrezzarci per comprendere e affrontare al meglio nell’interesse della nostra comunità. Se infatti, a oggi, gli interventi rivolti ai neet condotti da cooperative sociali sul territorio con il sostegno del Comune non sono 'messi a sistema' a livello istituzionale/comunale, l’avvio di X Factory vuole segnare l’avvio di un percorso di progettualità condivisa e strutturata con alcuni attori del territorio per far rientrare la problematica neet in una visione politico-programmatica in grado di sviluppare politiche giovanili sul territorio con un impatto a lungo termine".
I giovani potranno intraprendere percorsi di formazione e accompagnamento al lavoro
X Factory prevede una prima fase di intercettazione dei giovani neet mediante indagini (che aggiorneranno i dati disponibili a oggi) in collaborazione con enti di ricerca e frutto di un lavoro di rete tra il Comune e i vari partner e stakeholder. La seconda fase, quella dell’ingaggio, avviene attraverso sportelli di ascolto, percorsi di counseling individuale e di gruppo, progettazione personalizzata "one to one" e una serie di eventi socio-culturali organizzati dai giovani del territorio nell’ottica di un aggancio "tra pari". Nell’ultima fase, quella dell’attivazione, i giovani hanno l’opportunità di intraprendere concreti percorsi di formazione e di accompagnamento professionale personalizzati con l’attribuzione di un voucher del valore di 500 euro, oppure di costituirsi in associazione culturale che sarà di supporto al Comune. Una particolare rilevanza strategica, all’interno del progetto, è dedicata alla comunicazione, che sarà realizzata attraverso una campagna organizzata dai giovani per i giovani.
Ogni cento legnanesi tra i 15 e i 29 anni sono sette quelli che non studiano né lavorano
Relativamente alla prima fase, la lettura del fenomeno dei neet sul territorio sarà realizzata attraverso l’incrocio di dati quanti-qualitativi forniti da indagini e ricerche scientifiche. Ai fini di questa prima descrizione del contesto, si fa riferimento all’ultima rilevazione Openpolis basata sul censimento Istat 2011, all'indagine condotta nell’ambito del progetto Reload della cooperativa Albatros (partner) e all’indagine condotta dalla Rete ReLè (Rete Educativa Legnanese) nell’anno scolastico 2018/2019. Per il progetto Reload sono stati analizzati i dati relativi al contesto territoriale dell’Altomilanese: della totalità della popolazione giovanile, circa 20mila unità, risulta che 157 sono ragazzi inseriti nei circuiti giudiziari, 1.374 quelli in carico ai Servizi sociali (quasi il 7% della popolazione), 354 famiglie beneficiano di sostegno di tipo economico. I dati raccolti dall’indagine della Rete ReLè indicano un tasso di dispersione scolastica, negli istituti scolastici di secondo grado della sola città di Legnano, pari al 9,1%, dato da affiancare al più generale 25% degli allievi che ha sperimentato una qualche forma di difficoltà (bocciatura, debiti formativi, ritiri e non reiscrizione). Passando a una descrizione del contesto più inerente all’oggetto dell’avviso, è possibile affermare che il dato numerico dei neet, secondo la percezione dei servizi, fosse in costante e preoccupante aumento già in fase pre-pandemica. Nello specifico, restringendo l’ambito di indagine alla sola città di Legnano, è possibile ricavare dall’ultima rilevazione Openpolis, un dato quantitativo dei neet pari al 6,9% della popolazione tra i 15 e i 29 anni. Questa situazione, già critica, ha con ogni probabilità conosciuto un sostanziale incremento in seguito ai fenomeni di isolamento e difficoltà didattica, sociale e lavorativa portati dalla pandemia.
Il progetto, che ha preso l’avvio questa settimana con una riunione tra il Comune e i soggetti che si occupano di politiche giovanili in città, si concluderà nell’agosto 2025.
Nella foto di copertina: la riunione tra l'Amministrazione comunale e i soggetti che si occupano di politiche giovanili sul territorio cittadino