Visite senologiche gratuite per 200 donne
A Bollate la sensibilizzazione territoriale si mette in rete contro il tumore al seno.
Ottobre è il mese rosa, dedicato alla prevenzione del tumore al seno, e Bollate lo celebra offrendo visite senologiche gratuite a 200 donne.
Visite senologiche gratis per 220 donne residenti a Bollate
Ogni anno in Italia si ammalano di cancro al seno più di 55mila donne, sempre più giovani. Ma la guarigione supera il 95% se la diagnosi è precoce Alla luce di questa consapevolezza nasce il progetto pilota, che vede una collegiale sinergia tra territorio e Breast unit, "La sensibilizzazione si mette in rete". Grazie alla collaborazione tra Associazione Caos e Comune di Bollate, con il patrocinio di Asst Rhodense, Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda e Asst Fatenefratelli Sacco, il progetto vuol rappresentare una best practice legata alla prevenzione di una malattia socialmente invalidante come il tumore alla mammella.
Il progetto, che prevede la possibilità di usufruire di visite gratuite al seno per circa 200 cittadine bollatesi e gode del sostegno dell’associazione Europa Donna Italia, è nato anche grazie al torneo Esordienti di Baseball giocato da ciechi che si è tenuto a settembre nel campo comunale di via Verdi nell’ambito del quale era già stata lanciata la sensibilizzazione sull’importanza della prevenzione per combattere il cancro al seno. Ora i promotori tornano sull’argomento e, grazie alla rete nata con le Asst mettono a disposizione i medici delle Breast unit del territorio per eseguire visite senologiche gratuite per le cittadine di Bollate.
Sabato 7 e sabato 21 ottobre alla Casa della comunità di via Piave
Due le date in programma: sabato 7 e sabato 21 ottobre dalle 9 alle 13 nella Casa di comunità di Bollate (via Piave 20), padiglioni 63/70, con visite al seno gratuite per le donne che si prenoteranno a partire da lunedì 2 ottobre a venerdì 20 ottobre 2023.
Per prenotare la visita è necessario telefonare al 328.3007961, da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 13.
Gli appuntamenti saranno fissati fino a esaurimento dei posti disponibili. Si consiglia di portare con sé eventuali esami precedenti come ecografie, mammografie eccetera.
Da notare che non serve l’impegnativa del medico.
"Verso una rete che punta alla prevenzione in modo sempre più consapevole"
Il sindaco Francesco Vassallo e l'assessore allo Sport Ida De Flaviis dicono:
"Un progetto importante che può portare con sé sviluppi a favore della nascita di una rete che punta alla prevenzione in modo sempre più consapevole. Un progetto che è nato come sensibilizzazione attraverso il torneo di settembre e che ora diventa prevenzione grazie a visite senologiche vere e proprie offerte gratuitamente. Siamo molto onorati che questa sperimentazione avvenga proprio a Bollate e che sia una bella opportunità di controllo per molte donne bollatesi. Come Amministrazione siamo sempre in prima linea quando si tratta di sperimentare, soprattutto se, come in questo caso, i progetti offrono risposte concrete ai nostri cittadini. Un grazie doveroso va sia alle associazioni di volontariato che si sono messe in gioco che alle aziende sanitarie che hanno dato un supporto importante per dare le gambe al progetto".
"La diagnosi precoce si sta confermando uno strumento salvavita"
Emanuele Monti, presidente della Commissione Sostenibilità sociale e Famiglia di Regione Lombardia, dichiara:
"La collaborazione fra istituzioni, Sistema sanitario, associazionismo e cittadini, nell’ottica della prevenzione, sta portando risultati importanti per la diagnosi precoce del tumore al seno che si sta confermando uno strumento salvavita. Un sentito ringraziamento va alla comunità, a chi svolge gratuitamente le visite e a chi mette a disposizione del prossimo il proprio tempo e le proprie energie".
La voce dell'Asst Rhodense
Germano Maria Uberto Pellegata, direttore generale dell’Asst Rhodense, aggiunge:
"La Casa di comunità di Bollate riveste un ruolo strategico nella presa in carico dei cittadini e in questa occasione mette a disposizione della cittadinanza i suoi ambulatori per promuovere per la prima volta iniziative di prevenzione".
Adelina Salzillo e Pier Mauro Sala, rispettivamente direttore sanitario e direttore sociosanitario dell'Asst Rhodense, affermano:
"Nel mese della prevenzione del tumore al seno, abbiamo ritenuto importante aderire all’iniziativa promossa dal Comune di Bollate e dall’Associazione Caos, per rafforzare il messaggio di sensibilizzazione e per garantire la realizzazione di una opportunità di prevenzione, utile a individuare e curare eventuali malattie del seno nella cittadinanza".
La parola all'Asst Niguarda
Marco Bosio, direttore generale dell'Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, e Antonio De Luca, Responsabile della Breast unit, dicono:
"Quando si parla di cancro al seno siamo consapevoli che il tema della prevenzione, in un’ottica di cura e cultura della salute, sia fondamentale. Per questo motivo crediamo fortemente nel collegamento e nella collaborazione tra la Breast unit, il territorio e il Terzo settore. Siamo onorati di partecipare a questa iniziativa. Questa sinergia contribuirà a potenziare l’attività preventiva e a promuovere una consapevolezza collettiva ancora più profonda riguardo a questo importante tema che vede un incidenza annuale in Italia che sfiora i 60.000 casi. La percentuale di guarigione supera il 95% grazie alla diagnosi precoce ed alla cura nelle Breast unit che fanno dell’approccio multidisciplinare e personalizzato il punto di forza. Qualità di vita e di cura sono gli obiettivi scientifici e culturali che perseguiamo giorno con impegno e passione".
Sinergia tra istituzioni, Asst e Terzo settore
Adele Patrini, presidente dell'Associazione Caos, conclude:
"E’ molto importante la logica di rete, alla luce anche della Riforma Socio Sanitaria Lombarda, affinché il progetto possa rappresentare non soltanto un momento corale dedicato alla salute delle donne, ma anche un forte messaggio culturale di sinergia collegiale tra istituzioni, Asst e Terzo settore al fine di strutturare e potenziare il collegamento tra ospedale e territorio, nella costruzione di un modello eccellente di 'presa in cura'. Una cura che sia l’integrazione tra ricerca, scambio di saperi, considerazione della persona, formazione e solidarietà".