Sessantacinque casi riferiti a persone residenti sul nostro territorio. Tante sono le prese in carico del progetto Con-Tatto 2.0, che vede l’Asst Ovest Milanese collaborare con il Centro Antiviolenza Telefono Donna e le forze dell’ordine per l’aggancio precoce delle donne vittime di violenza fin dal loro arrivo al Pronto soccorso.
Violenza sulle donne, 65 prese in carico nei Pronto soccorso dell’Asst
Così spiega l’Azienda socio sanitaria territoriale:
“Il progetto delinea, in primo luogo, un accesso fast-track in Pronto soccorso: al riconoscimento degli estremi della violenza subita, sia essa liberamente dichiarata oppure presunta, alla persona viene assegnato un codice particolare, spesso elevato all’arancione, e proposto il trasferimento in una sala del Pronto soccorso appositamente predisposta. Oltre all’intervento medico, diagnostico e specialistico, operatori qualificati si occupano degli aspetti psicologici e di assistenza di carattere non solo sanitario. Viene quindi avviata una segnalazione alle forze dell’ordine e alle autorità competenti, attivati i centri antiviolenza e i servizi territoriali di presa in carico e di tutela, come l’assistenza legale o la residenza protetta, un’organizzazione in rete e consolidata, deputata a una maggiore tutela e presa in carico delle donne vittime di violenza”.
A guidare la classifica è l’ospedale di Magenta con 32 casi
Ecco i dati che riguardano i Pronto soccorso dell’Asst (dall’1 gennaio al 5 novembre 2025): 65 persone residenti nel territorio prese in carico, alle quali si aggiungono due persone curate in altre strutture sanitarie. Così nel dettaglio: quattro casi ad Abbiategrasso, quattro casi a Cuggiono, 25 casi a Legnano e 32 casi a Magenta. Due casi intercettati in altri Pronto soccorso ma riferiti a persone residenti sul nostro territori. Tutta l’attività di presa in carico in Pronto soccorso viene gestita dagli operatori dell’Asst Ovest Milanese insieme al Centro Antiviolenza Telefono Donna, partner aziendale, e alle forze dell’ordine.
“Con-Tatto contribuisce a far emergere questo fenomeno”
Il direttore socio sanitario dell’Asst Ovest Milanese Giovanni Guizzetti spiega:
“Il numero dei casi testimonia come questa drammatica piaga sia più che mai attuale. Il progetto Con-Tatto, che la nostra Asst ha avviato negli anni scorsi insieme agli enti locali e alle associazioni del territorio, contribuisce a far emergere questo fenomeno e a sensibilizzare le donne, portandole a denunciare le violenze subite, superando paure e difficoltà. Proprio in virtù di questi risultati, non possiamo e non dobbiamo abbassare la guardia”.
Oltre alle attività svolte in Pronto soccorso, il progetto Con-Tatto, la cui referente per l’Asst Ovest Milanese è la dottoressa Susanna Fedele in forza alla Direzione socio sanitaria, sono attività di prevenzione con le scuole, anche con il Centro Antiviolenza Filo Rosa Auser;
formazione agli operatori dell’Asst Ovest Milanese e agli operatori della Rete Antiviolenza Ticino Olona; attività di presa in carico precoce con i consultori familiari dell’Asst Ovest Milanese che hanno percorsi dedicati; eventi e attività di sensibilizzazione sull’empowerment della persona e sui contesti nei quali si svolgono delle relazioni (scuole, uffici, posti di lavoro).