Via a "Uniscreening" sulla popolazione per le malattie croniche: progetto tra gli unici al mondo
Partito il progetto pilota che andrà a caccia di diabete, celiachia e criticità cardiovascolari tra i cittadini della frazione di Cantalupo
Partito "Uniscreening", lo screening malattie croniche, partito il maxi progetto che coinvolge Cantalupo, frazione di Cerro Maggiore.
Screening malattie croniche, maxi progetto
E' partito ufficialmente "Uniscreen", lo screening universale per le principali malattie croniche dei bambini e degli adulti. Si tratta di un progetto che interesserà la popolazione di Cantalupo (3.090 abitanti), frazione di Cerro Maggiore. Il progetto (che tramite un semplice pungidito studierà la salute dei residenti - dall'età di 1 anno in poi - utilizzando sangue capillare in modo universale) è tra gli unici al mondo: coordinato dall'Irccs Ospedale San Raffaele e sostenuto dalla Fondazione italiana diabete col sostegno del Gruppo intercomunale di Protezione civile, Croce Rossa comitato di Legnano, Fondazione italiana diabete, Rotary club d Busto, Gallarate, Legnano "Castellanza" e dal Comune, ogni sabato e domenica i volontari accoglieranno la cittadinanza per identificare il rischio di malattie autoimmuni, metaboliche e cardiovascolari più diffuse ossia quelle dell'infanzia (diabete di tipo 1 e celiachia) e degli adulti (diabete tipo 2 e malattie cardiovascolari). Uno studio pilota che poi sarà presentato con pubblicazioni scientifiche (e anche attività scolastiche di approfondimento), presentato oggi proprio a Cantalupo. In questi giorni lo screening sta riguardando i bambini con famiglie (e proseguirà per un paio di mesi) con postazioni nella scuola di via Vercelli (ogni sabato e domenica alla presenza di 15 volontari per ognuno dei due turni); poi lo screening si sposterà nella palazzina comunale in piazza per accogliere gli adulti. Il progetto dovrebbe concludersi a settembre-ottobre. Obiettivo (fattibile) è quello i arrivare a 1700-2mila partecipanti.
I sostenitori del progetto
"Si tratta di un progetto di salute pubblica volto a predire e prevenire malattie per le quali una ritardata diagnosi è spesso sinonimo di complicanze acute o croniche o di una prognosi peggiore oltre a scoprire, eventualmente, il colesterolo nei bambini, aspetto questo finora mai approfondito" ha affermato Emanuele Bosi del San Raffaele, responsabile della ricerca; "Stiamo sperimentando la bellissima collaborazione tra diversi enti che hanno scelto di unire forze e competenze per questo progetto comune - le parole di Nicola Zeni, presidente della Fondazione italiana diabete - Iniziativa comune per un progetto di screening che sta diventando una legge dello stato". Forte poi la collaborazione anche dei medici di base e dei pediatri così come delle scuole. "L'idea è nata durante la nostra esperienza all'Hub vaccinale di Cerro - ricorda Giuliano Borsatti, presidente della Protezione civile - Dobbiamo ringraziare il Comune che ha accolto questo studio scientifico del San Raffaele con grande disponibilità e attenzione e i cantalupesi che stanno partecipando con entusiasmo e dedizione per dare il loro contributo alla scienza e alla medicina". "Siamo orgogliosi di questo progetto - il commento del sindaco Nuccia Berra - Uno studio così importante da poter essere considerato vero e proprio progetto pilota per una normativa ad hoc, da portare avanti trasversalmente. Al momento la cittadinanza e, soprattutto, le scuole stanno rispondendo in maniera straordinaria".