Solo due in Lombardia

Una Stanza della vita in ospedale con Rotary e Aido

Il club Abbazia di Morimondo ha contribuito a realizzare questo spazio

Una Stanza della vita in ospedale con Rotary e Aido
Pubblicato:

Rotary e Aido insieme per la vita. Dopo il Policlinico San Matteo di Pavia, infatti, è all’ospedale civile di Voghera che è stata realizzata una nuova Stanza per la vita, la seconda in tutta la Lombardia.

All’ospedale di Voghera

È stata ricavata nel Reparto di Rianimazione diretto dal dottor Maurizio Raimondi e ha lo scopo di fornire informazioni sulla donazione degli organi, ma anche supporto psicologico, a tutti coloro che siano interessati all’argomento e che non abbiano ancora manifestato in modo espresso la propria volontà, ma soprattutto ai parenti dei pazienti sui quali tutte le terapie di rianimazione siano purtroppo fallite.

Lo ha spiegato proprio il dottor Raimondi nel corso della cerimonia di inaugurazione tenutasi martedì nella maestosa cornice dell’aula consiliare dell’ospedale di Voghera, alla presenza della presidente provinciale dell’Aido (Associazione italiana per la donazione degli organi) Luisa Andreis, oltre che una nutrita delegazione del Rotary, tra cui il Rotary club Morimondo Abbazia, cui si deve la realizzazione della Stanza della vita in partnership appunto con l’Aido.

Una stanza per spiegare l’importanza della donazione degli organi

«È importante avere un luogo raccolto in cui i sanitari possano adeguatamente informare i parenti sull’importanza della donazione degli organi e sulle opportunità che il progresso medico è oggi in grado di offrire nel ridare speranza di vita ad altre persone in lista d’attesa per un trapianto» ha dichiarato il dottor Raimondi.

Presente all’evento, in rappresentanza della Regione Lombardia, l’assessore regionale onorevole Elena Lucchini che ha ringraziato tutti gli attori che hanno contribuito all’allestimento della Stanza della vita: «Grazie alla generosità del Gruppo Longobardo dei Rotary e dell’Aido Pavia, l'ospedale vogherese ha da oggi un luogo riservato in grado di creare un contesto raccolto, in cui il medico potrà dialogare con i parenti delle persone a cui è stata diagnosticata la morte cerebrale».

I costi di allestimento della stanza, infatti, sono stati sostenuti dai nove Rotary club del Gruppo Longobardo più il Rotary club Morimondo Abbazia, oltre che dalla sezione provinciale Aido, fornendo gli arredi e le attrezzature per un totale di 4mila euro.

Leggi anche
Seguici sui nostri canali