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Una Casa pediatrica per tutelare la salute dei più piccoli

Il comune ha deciso di creare uno spazio ambulatoriale dedicato all'infanzia

Una Casa pediatrica per tutelare la salute dei più piccoli
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L'arrivo della stagione fredda, con il suo arsenale di influenze e raffreddori, rappresenta una fonte di stress soprattutto per le famiglie in cui sono presenti bambini. Da qui il progetto della Caasa pediatrica

Un servizio importante per la comunità

I più piccoli sono infatti le prime vittime e allo stesso tempo il mezzo di diffusione preferito dei malanni di stagione, che spesso e volentieri si rivelano difficili da gestire a causa della varietà e intensità dei sintomi che li accompagnano. Nelle aree più densamente popolate i pediatri sono quindi oberati di lavoro, e i genitori sono costretti a ricorrere alle cure di pronto soccorso o di ambulatori privati lontani da casa. Il Comune di Gaggiano ha deciso di porre rimedio a questa situazione creando la Casa pediatrica, uno spazio ambulatoriale dedicato all'infanzia.

Quattro pediatri con orari flessibili

«La Casa pediatrica è, a mio parere, un ottimo servizio - spiega il sindaco Sergio Perfetti - I cittadini potranno usufruire dell'assistenza di ben quattro pediatri (due legati al comune e due operanti in zone limitrofe) presenti tutto il giorno. Oltre ai classici servizi ambulatoriali si occuperanno anche di altri progetti come campagne vaccinali e screening di vario tipo. In particolare ci occuperemo di monitorare lo sviluppo e le problematiche comportamentali dei bambini della zona, in modo da suggerire e indirizzare i pazienti verso i percorsi terapeutici più adatti. Tutto ciò si inserisce all'interno di un progetto più ampio a tutela della salute, che culminerà nella creazione di una Casa della Comunità. La pandemia ha evidenziato le carenze del sistema sanitario, che spesso non dedica la giusta attenzione alle realtà più piccole. La creazione di ambulatori locali mira a correggere questa problematica. Anche in questo caso la collaborazione tra il comune e cittadini ha dato i suoi frutti, grazie anche alle dottoresse Secco e Soardo».

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