INIZIATIVE

Un grido di pace lanciato da trecento persone durante la prima «Pastasciutta antifascista» di Rho

Successo per l’iniziativa svoltasi in piazza, il sindaco: "Sia l’inizio di una nuova tradizione all’insegna dei valori democratici"

Un grido di pace lanciato da trecento persone  durante la prima «Pastasciutta antifascista» di Rho
Rho
Pubblicato:

Tanti rhodensi hanno risposto all'invito del Comune di Rho, unitamente ad Anpi e Aned, nel ricordo dei festeggiamenti della famiglia Cervi alla caduta della dittatura fascista il 25 luglio 1943. La pastasciutta antifascista di venerdì sera ha rappresentato un momento di aggregazione, di difesa dei valori democratici, di promozione della pace.

Rho ha scelto di rivivere gli eventi avvenuti nel 1943 quando era stata decisa la deposizione di Benito Mussolini

La sera del 25 luglio 1943, tornando dai campi in cui lavoravano in Emilia Romagna, i sette fratelli Cervi e il loro padre scoprirono che, dopo la riunione del Gran Consiglio del fascismo, era stata decisa la deposizione di Benito Mussolini. Per festeggiare, si cucinarono a Gattatico quintali di pasta al burro e parmigiano. Il Comune di Rho, in collaborazione con la sezione Anpi Rho e con Aned (Associazione nazionale deportati) Milano, ha scelto di rivivere quel momento di celebrazione popolare all'insegna dei valori della vita democratica e dell'antifascismo cucinando una pastasciutta proposta in tre varianti per accontentare tutti: al burro, all'olio, con sugo al pomodoro. Ma anche panini al salame e al formaggio.

Esposti pannelli realizzati da Anpi per illustrare il contesto storico e l'origine dell'evento della "Pastasciutta antifascista"

Durante l'evento sono stati esposti dei pannelli realizzati da Anpi Rho per illustrare il contesto storico e l'origine dell'evento della "Pastasciutta antifascista". Un modo per ricordare i valori che animarono la famiglia Cervi e tutti i contadini e i partigiani coinvolti nell'evento del 1943. La sezione di Emergency ha anche proposto due video, al suo gazebo, attraverso moderni visori: uno dedicato a un ospedale attivo in Africa, l’altro al soccorso ai migranti nel Mediterraneo.

Nessun contributo per mangiare ma donazioni a favore delle popolazioni di Gaza

Ai partecipanti non è stato chiesto un contributo economico: si è proposto di effettuare donazioni a Emergency, in particolare per le attività di cura e supporto della popolazione di Gaza piagata da bombardamenti, rappresaglie e soprattutto dalla fame. Fabrizio Grezzan di Emergency ha ricordato la stretta e costante collaborazione con il Comune di Rho (“è stato tra i primi Comuni ad aderire alla campagna R1pud1a”), ringraziato tutti coloro che hanno sostenuto l’impegno dell’organizzazione umanitaria contro ogni guerra e per la pace ed esortato a sottoscrivere la richiesta al Governo italiano di prendere una posizione su quanto sta avvenendo in Palestina.

Il sindaco Orlandi "E' la prima volta che ricordiamo la pastasciutta antifascista, spero diventi una tradizione"

In queste ultime ore ci sono due notizie che tornano alla ribalta e hanno a che fare con questa giornata. La prima è che a Gaza i bambini muoiono di fame e vedere quelle immagine è un colpo al cuore, non può lasciare indifferenti, deve spronarci a continuare a combattere e lavorare sui temi della pace. Il secondo tema è il grande coraggio della Francia, che ha saputo discostarsi anche dall’indirizzo dell’Unione europea che attualmente è immobile sul tema del riconoscimento dello Stato di Palestina. Chi è più coraggioso e sa guardare avanti deve fare il primo passo e questo passo della Francia non potrà lasciare inermi gli altri Paesi europei, l’Italia stessa dovrà interrogarsi. E’ il presupposto per avviare il percorso di pace, qualsiasi dialogo non può neanche iniziare se non viene riconosciuto l’altro Stato, perché ora la Palestina non esiste nel diritto internazionale e se la pace bisogna farla in due occorre che almeno ci siano due soggetti. Se non si compie questo passo, continuerà questa immane tragedia, questo genocidio, come lo ha chiamato non l’una o l’altra fazione ma il Tribunale internazionale dell’Aja. Questa è la prima volta che ricordiamo la pastasciutta antifascista, mi piacerebbe diventasse una tradizione, che da adesso ogni anno si vivesse questo momento di ricordo, di condivisione dei valori di pace, unità e libertà, non solo per la nostra Italia ma anche per i 57 conflitti aperti nel mondo. Viva l’Italia antifascista!”.

Dopo la cena la musica dei Cantosociale con canti partigiani e per la pace

Dopo la cena il concerto dei Cantosociale con canti partigiani e per la pace. Il gruppo ha conquistato il pubblico, avviando la serata con “Il disertore” nella versione di Ivano Fossati e concludendola con “Bella Ciao”. “Una serata di piazza, di aggregazione, di libertà ha concluso il vice  sindaco Maria Rita Vergani – I rhodensi hanno risposto all’invito, nonostante fino a un’ora prima ci fosse la pioggia, ed è stato bello incontrare le persone, dialogare, ritrovarsi a condividere i valori che i partigiani hanno difeso e che occorre ancora difendere oggi più che mai”.

 

pastasciutta 1
Foto 1 di 4
pastasciutta 2
Foto 2 di 4
pastasciutta 3
Foto 3 di 4
pastasciutta 4
Foto 4 di 4