La storia da Arluno

Tony e Giacomo: un'amicizia da film

Tony Ansalone era un magazziniere e nel tempo libero faceva volontariato a Ca’ Luigi, lì ha incontrato Giacomo e la sua vita è cambiata.

Tony e Giacomo: un'amicizia da film
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Tony e Giacomo, originario di Arluno: la loro è una storia da film, come in "Quasi amici".

Un'amicizia da film

Per festeggiare i loro primi dieci anni insieme gli ha fatto incontrare i Vigili del fuoco e gli agenti della Polizia Locale di Legnano, coronando uno dei suoi sogni più grandi. E ora che gli anni sono 12, Tony Ansalone, operatore socio assistenziale che affianca un legnanese diversamente abile, si sta ingegnando per trovare un regalo all’altezza. Anche perché Giacomo, il suo "assistito", ha appena compiuto 44 anni (giovedì 21 aprile 2022).
"Per me è come un fratello minore, anche se a volte il più assennato è lui - spiega sorridendo Ansalone, 54 anni - Incontrarlo mi ha cambiato la vita in meglio e ogni giorno imparo qualcosa di nuovo e prezioso".

Da magazziniere all'aiuto nella residenza per disabili

Di origine rhodense ma residente ad Arluno, Ansalone faceva il magazziniere. "Sono sempre stato individualista e anche un po’ egoista, e non avrei mai immaginato che invece mi aspettava una vita completamente diversa, più piena e ricca di significato".
Si trattava solo di avere il coraggio di viverla, abbandonando ogni certezza e il vecchio lavoro per inseguire la felicità sperimentata accanto ai ragazzi disabili.
Ad aprirgli gli occhi è stata un’esperienza di volontariato a Ca’ Luigi, residenza sanitaria assistenziale per disabili di Arluno gestita dalla cooperativa sociale Geode. "Ci andavo alle 17.30, dopo il lavoro, finché un giorno mi sono sentito dire: “I disabili stanno bene con te e tu con loro. Perché non fai il corso per diventare Oss?” Mi sono buttato, ed eccomi qua".

Poi l'incontro con Giacomo

Tony ha incontrato Giacomo nel 2010, ed è scattato subito un feeling speciale: "Mi è stato proposto di seguirlo e ho accettato. In questi 12 anni tra noi è sorta e si è cementata un’amicizia fraterna. Abbiamo condiviso tantissimo, siamo stati perfino in crociera assieme. Hai presente il film “Quasi amici”? Tante volte ci hanno detto che i protagonisti potremmo essere noi due. Giacomo mi ha insegnato l’amore disinteressato e mi è stato vicino anche nei momenti più bui. In questi anni purtroppo ho perso tante persone care - prima la mia fidanzata, poi mia mamma - e lui nonostante tutto è riuscito a darmi il suo sostegno. Non solo. Stando accanto a Giacomo ho imparato ad apprezzare di più quello che ho e mi sono liberato del pietismo tanto diffuso nei confronti dei disabili: troppo spesso ci dimentichiamo che sono persone, prima che malati. Come tutti possono essere simpatici, antipatici, irritanti, profondi, interessanti… pieni di sfaccettature, esattamente come qualunque essere umano. Sfaccettature che vale la pena conoscere: in quelle di Giacomo io mi sono buttato anima e corpo 12 anni fa, e non mi stanco mai di scoprirle".

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