AL FIANCO DEGLI ANIMALI

Titoli di coda per il concorso di disegno "Io rispetto gli animali"

Vi hanno aderito quasi 20mila alunni e oltre 1200 classi italiane. Protagonisti, tra gli altri, gli istituti di Cerro Maggiore e Garbagnate Milanese

Titoli di coda per il concorso di disegno "Io rispetto gli animali"
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Titoli di coda per il concorso di disegno "Io rispetto gli animali". Ad aderirvi sono stati quasi 20mila alunni e oltre 1200 classi italiane.

Il disegno come forma di espressione

I disegni aiutano bambini e bambine a rappresentare la realtà esterna e il proprio mondo interiore. Compito fondamentale degli adulti è quello di fornirgli opportunità di espressione artistica. Anche per questo LAV, insieme al Ministero dell’Istruzione e del Merito, organizza ogni anno il concorso di disegno “Io rispetto gli animali”, per coinvolgere le scuole primarie e secondarie di primo grado di tutto il territorio nazionale in una riflessione sul mondo degli animali e consentire ai più piccoli di esprimere le loro idee sul tema.

Titoli di coda per il progetto: coinvolti 20mila studenti

L’edizione 2022-23 del concorso si è appena conclusa, con l’adesione di quasi 20mila alunni e oltre 1.200 classi italiane. Dopo un approfondito lavoro di selezione, sono stati premiati i disegni di 5 classi delle primarie, 5 classi delle secondarie di primo grado e 3 classi di istituti comprensivi: la Scuola Primaria Istituto Scolastico "Anna Micheli" di Roma; la Scuola Primaria Piazza Solari – I.C. Terralba di Genova; la Scuola Primaria “Giosuè Carducci” – I.C. “A. Strobino” di Cerro Maggiore, Milano; la Scuola Primaria “Giacomo Parravicini” - Istituto Comprensivo Statale Damiani di Morbegno, Sondrio; la Scuola Primaria “Alberto Cadlolo” – I.C. Virgilio di Roma; la Scuola Secondaria di Primo Grado “Albert Schweitzer” - I.C. Duca d’Aosta di Torino; la Scuola Secondaria di Primo Grado “Galileo Galilei” – I.C. Futura di Garbagnate Milanese; la Scuola Secondaria di Primo Grado “Aleardo Aleardi” di Verona; la Scuola Secondaria di Primo Grado “Angelico Melotto” di Chiampo, Vicenza; la Scuola Secondaria di Primo Grado “Santa Caterina da Siena” - I.C. A. Stoppani di Milano.

Uno sguardo nuovo sugli animali

I disegni che LAV ha ricevuto in questa edizione, forse ancor più che nelle precedenti, nascono da uno sguardo nuovo sugli animali, sicuramente favorito dall’intervento educativo degli insegnanti che hanno raccolto il nostro invito.

 

Ciò che emerge – dichiara Giacomo Bottinelli, Ufficio A Scuola con LAV – è che ognuno come individuo, essere umano o animale, merita rispetto perché prova piacere e dolore, gioia e tristezza, entusiasmo e paura”.

Questa l’indicazione fornita da LAV agli insegnanti per guidare i propri alunni e le proprie alunne nella realizzazione delle opere, per esplorare le emozioni di ogni essere vivente, cogliendole attraverso quel processo di empatia che è alla base del vivere civile.

 

Dobbiamo dire – dichiara ancora Giacomo Bottinelli di LAV – che l’operazione è perfettamente riuscita: nella maggior parte delle classi partecipanti siamo riusciti a stimolare i giovanissimi a superare i soliti stereotipi, invitandoli a riflettere davvero sul nostro rapporto con gli animali non umani”.

Il tema maltrattamenti

I temi affrontati nei disegni inviati al concorso hanno coperto sinteticamente l'intero spettro dei maltrattamenti che gli esseri umani infliggono agli altri animali: dall’allevamento fino alla macellazione, dalla sperimentazione nei laboratori alla loro uccisione per i vari capi d’abbigliamento, dall’abbandono alla caccia, dall’inquinamento ai botti di Capodanno, mostrando profondità e grande consapevolezza di bambini e bambine. Gli autori dei disegni si sono spesso identificati in supereroi dei fumetti, simboli che da sempre rappresentano speranza, verità e giustizia, con risultati teneri e commoventi. Non sono mancati disegni di orsi, animali le cui vicende sono ormai seguite da mesi con apprensione, evidentemente anche dai più giovani.

Uno spiraglio di speranza

Il concorso “Io rispetto gli animali” apre ogni anno di più un grande spiraglio di speranza in un futuro di consapevolezza e responsabilità verso le altre specie con cui conviviamo e verso l’ambiente che ci ospita. La sensibilità dei più giovani permette di immaginarsi protagonisti di un cambiamento positivo, non della distruzione del nostro mondo e dei suoi abitanti. Se è vero che l’empatia “si impara” da piccoli, tutti dovrebbero crescere senza barriere speciste, nella consapevolezza che ogni essere vivente ha diritto alla libertà, alla dignità e alla vita. Solo così potremo diventare degli adulti migliori.

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